Il sesto posto nel Mondiale costruttori 2020 ha segnato il punto più basso per la Ferrari negli ultimi quarant’anni.
L’epoca d’oro dei trionfi di Michael Schumacher sembra lontanissima per la scuderia di Maranello, che dal 2004 ha conquistato un solo titolo iridato, nel 2007 con Kimi Raikkonen, e che da anni non riesce neppure a lottare per il Mondiale fino agli ultimi Gran Premi.
Il 2021 si preannuncia come un anno di transizione anche in vista della svolta prevista per l’anno successivo, quello dei nuovi regolamenti, ma l’ambiente e i tifosi si aspettano comunque risultati migliori rispetto all’ultima stagione e di vincere almeno qualche corsa, sebbene le parole del team principal Mattia Binotto e anche quelle di Carlos Sainz, il pilota scelto per sostituire Sebastian Vettel, entrambi decisi nell’affermare come a breve il dominio della Mercedes continuerà.
“Ho piena fiducia nel progetto e, anche se il processo potrebbe richiedere del tempo, sono sicuro che alla fine il team tornerà alla sua strada vincente” ha dichiarato Sainz, citato da ‘Formula1.com’ in un’intervista pubblicata sul sito ufficiale della Ferrari
Un avvertimento molto chiaro in tal senso è arrivato dal presidente John Elkann, ha parlato in videoconferenza con gli analisti finanziari.
“Un grande passato non vuol dire per forza un grande presente e un grande futuro – ha detto Elkann – Dobbiamo ricominciare con umiltà. Non siamo soddisfatti dei nostri attuali risultati in Formula 1, e lavoreremo con umiltà e dedizione per cambiarli”.
Elkann ha poi parlato dei tempi per la nomina del nuovo Ceo dopo le dimissioni di Luis Camilleri: “Ci prenderemo il tempo necessario per trovare un nuovo Ceo. La passione di Camilleri per Ferrari è senza limiti. Lo voglio ringraziare per quanto fatto”.