In una gara per le Ferrari con Saturno contro già per scelte a dir poco discutibili, sarebbe accaduto anche questo. La Rossa dalle strategie fallimentari è riuscita a destare ancora una volta delusione e frustrazione nei tifosi, sbagliando al momento decisivo con Leclerc il quale non è riuscito a nascondere la propria contrarietà via radio con il box.
Non solo: la Scuderia è responsabile anche dei due pit stop troppo lenti con Carlos Sainz, che a fine gara ai media avrebbe riferito di una anomalia assurda, paradossale.
- Il sacchetto di plastica nelle prese d'aria
- La strategia Ferrari, gli errori del muretto
- La difesa incredibile di Binotto nei confronti del team
Il sacchetto di plastica nelle prese d’aria
Un sacchetto di plastica, arrivato chissà da dove, sarebbe finito nelle prese d’aria della fiancata destra della F1-75 del pilota spagnolo che ha lottato per il podio fino a pochi giri dalla fine, quando è stato sorpassato da Russell, con questo oggetto rimosso solo alla fine del GP d’Ungheria dalla sua vettura.
La domanda, l’ennesima, su quanto emerso dalle parole del pilota riguarda – a questo punto – se e quanto questo sacchetto abbia penalizzato Sainz rispetto a Russell e agli avversari diretti, nella corsa ai primi tre posti.
La strategia Ferrari, gli errori del muretto
La cosa è passata quasi sotto silenzio, ma per via dell’immane disastro che sul circuito ungherese la Scuderia di Maranello è riuscita a fare sia con Leclerc sia con Sainz, anche se le parole dello spagnolo forse avrebbero meritato più attenzione nell’immediato.
Dalle immagini che circolano da qualche ora sulle agenzie e sui siti specializzati, nelle prese d’aria della sua Ferrari c’era incastrato un sacchetto di plastica arancione che, presumibilmente, è finito lì nella seconda parte di Gran premio, dopo la seconda sosta ai box quando Sainz ha montato le gomme soft, quindi al giro 47 dei 70 previsti.
“Ho appena scoperto, quando sono uscito dall’auto — ha detto il pilota — che c’era un sacchetto di plastica incastrato sulla fiancata della vettura”.
La difesa incredibile di Binotto nei confronti del team
La Scuderia di Maranello per ora non ha rilasciato alcun commento circa una potenziale riduzione del carico aerodinamico – a causa di questo insolito inconveniente, anche se Sainz ne avrebbe parlato con alcuni giornalisti ipotizzando un danno – possibile, ma non ancora provato – determinato da questo inconveniente.
Insomma, una domenica da dimenticare che dovrà portare a un risultato imminente per questo Mondiale e per superare la tensione che, nonostante le dichiarazioni di Mattia Binotto e i suoi tentativi di arginare le responsabilità del team, sono emerse prepotentemente anche su questa pista.