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F1 Ferrari, frecciata di Leclerc a Binotto: "Vasseur schietto e sincero". E giura fedeltà a Maranello

Lunghissima intervista di Charles Leclerc che ha parlato del presente e del futuro alla Ferrari lodando il lavoro di Fred Vasseur e forse implicitamente lanciando una frecciata verso chi l'ha preceduto, Mattia Binotto

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

La Formula 1 si è goduta una settimana di “sosta” dopo il back to back tra Singapore e Giappone. All’orizzonte, nel prossimo week end, c’è il Gran Premio del Qatar. La Ferrari ci arriva tra luci e ombre, con la vittoria di Marina Bay ma anche con il ridimensionamento di Suzuka, battuta non solo da Verstappen ma anche dalle McLaren. Intanto tiene sempre banco a Maranello e dintorni la questione rinnovi dei due piloti, Carlos Sainz e Charles Leclerc, certi di correre sulla rossa anche nel 2024 ma con il contratto in scadenza.

Non sembra però avere dubbi sul suo futuro Leclerc che in una lunga intervista al sito The-Race ha giurato amore e fedeltà alla Ferrari. Tra le tante cose ha parlato, in maniera positiva, di Fred Vasseur salito sul ponte di comando del Cavallino Rampante proprio all’inizio dell’anno. Le parole del pilota monegasco sembra quasi una frecciata indiretta al precedente team principal ferrarista, Mattia Binotto con cui il rapporto si è incrinato dopo lo “sgarbo” di Silverstone.

Ferrari, Leclerc spiega i problemi con la SF-23

Una stagione non facile, partita tra mille speranze e poi quasi subito catalogata ancora una volta come interlocutoria. Questo il 2023 della Ferrari e anche di Charles Leclerc che non ha ancora vinto una gara, a differenza di Sainz vincitore a Singapore due settimane fa, e che nell’arco della stagione è riuscito poche volte a essere a suo agio con la SF-23 scorbutica e nervosa come poche specie per il pilota monegasco che spiega il perchè nell’intervista a The-Race:

“È molto difficile guidare un’auto incoerente dal punto di vista del sovrasterzo. Quindi bisogna andare sul lato del sottosterzo e questo non è quello che mi piace. Non mi piace guidare un’auto che sottosterza. Ho dovuto lavorare un po’ per cercare di adattare meglio la mia guida ad una vettura sottosterzante, che non è il mio punto di forza, e lo so. Ho cercato di andare un po’ più nella mia direzione con l’assetto della vettura il più possibile, il che non era molto per quest’anno, ma allo stesso tempo ho provato ad adattare la mia guida a questi assetti più sottosterzanti di cui abbiamo bisogno in questo momento”.

F1, Leclerc giura fedeltà (quasi) eterna alla Ferrari

La questione rinnovo sempre aperta ma senza troppa fretta apparente. Come se fosse una cosa scontata, nel divenire delle cose. Prima la macchina, migliorare nei limiti del possibile la SF-23, e concentrarsi sul progetto del 2024 per non fallire ancora la competitività con Red Bull pensando anche alla sfida del 2026 col cambio dei regolamenti.

Intanto Leclerc non si vede altrove se non alla Ferrari e spiega perchè stare e guidare per le monoposto di Maranello rappresenti per lui un qualcosa di speciale:

La Ferrari è semplicemente speciale. Ogni volta che arrivi alla Ferrari, vai in giro per la fabbrica e parli con la gente, puoi sentire qualcosa di super speciale, puoi capire quanta passione e quanto significhi per loro. È qualcosa di molto forte. Senza la Ferrari non sarei arrivato in Formula 1. E loro sono sempre stati lì a supportarmi quando ne avevo bisogno”.

Leclerc via dalla Ferrari: “Solo quando non crederò più nel progetto”

Eppure all’inizio dell’estate quando la SF-23 faticava anche solo a stare ai margini della zona punti, si era vociferato di un Leclerc corteggiato dalla Mercedes e dalla Aston Martin. Rumors, qualche sondaggio, mai una vera trattativa. Charles ha puntualizzato quando potrebbe davvero rompersi qualcosa con la Ferrari:

“Quando non crederò più nel progetto, probabilmente sarà il momento in cui dovrò andare via. Perché è in queste situazioni che non tiri fuori il meglio di te stesso, che non aiuti la squadra quanto avrebbe bisogno di essere aiutata. Ma al momento non è assolutamente così. Credo nel progetto tanto quanto non ho mai creduto nel progetto prima”.

Leclerc, la carezza per Vasseur è una frecciata per Binotto?

Impossibile non chiedere a Leclerc come è il rapporto col nuovo team principal Fred Vasseur che da 10 mesi è al comando della Scuderia Ferrari F1. Il francese e il pilota monegasco si conoscono bene sin dagli anni delle serie minori, un rapporto speciale che fa sbilanciare Leclerc sugli attributi e sugli effetti positivi del lavoro di Vasseur in Ferrari.

“Fred mi conosce da molto, molto tempo. Sapevo quanto fosse bravo. È davvero bravo a motivarti quando ne hai bisogno e anche a calmarti quando ne hai bisogno. Ed è sempre stato molto, molto schietto con me. Questo è esattamente ciò di cui ho bisogno: una persona che sia dura con me quando non sto andando bene e una persona che mi dica che sto andando bene”.

Anche senza nominarlo esplicitamente nelle righe di queste frasi dedicate a Vasseur sembra nascondersi anche una frecciata indiretta nei confronti del precedente team principal della Ferrari, quel Mattia Binotto con cui i rapporti non erano idilliaci e che forse si incrinarono del tutto dopo lo screwjob di Silverstone in cui una scelta discutibile del muretto Ferrari finì per favorire la vittoria di Sainz mentre Leclerc, in testa fino alla safety car finì fuori dal podio per non aver cambiato le gomme al momento della neutralizzazione.

A fine corsa un nervosissimo Leclerc fu “stoppato” proprio da Binotto che gli si parò davanti con l’indice in alto quasi a redarguirlo per le frasi a caldo pronunciate nel team radio.

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