In Formula 1 la vittoria si gioca sul filo dei decimi, centesimi, a volte millesimi, spesso anche dei centimetri. Quelli che le ruote di sinistra delle Red Bull hanno messo sulla linea gialla che delimitava l’uscita box sulla pista di Monte Carlo e che sono ancora al centro di una diatriba incrociata tra Ferrari, FIA e appunto la Red Bull a margine di un Gran Premio di Monaco che ha visto la rossa di Maranello masticare amaro su tutti i fronti: in pista, al muretto e nelle carte bollate.
- Gp Monaco: la protesta Ferrari, cosa è successo
- Ferrari: quella sottile linea gialla, FIA respinge ricorso
- Linea gialla: cosa dice il regolamento, perchè la Red Bull è stata graziata
- I precedenti: Stroll, Tsunoda e proprio Verstappen
Gp Monaco: la protesta Ferrari, cosa è successo
Succede tutto tra il 17° e il 22° giro del Gran Premio di Monaco. La mossa Red Bull per ribaltare la corsa e battere le Ferrari. Con la pista che si sta asciugando e con Gasly che fa tempi interessanti nelle retrovie con le intermedie, la Red Bull richiama Perez per il cambio gomme. La Ferrari resta in pista sia con Sainz che con Leclerc in testa. Poche tornate dopo si ferma anche Verstappen, pure lui mette intermedie. La Ferrari reagisce tardi e nonostante il doppio pit stop Red Bull per montare le slick resta dietro Perez, con Sainz, e dietro Verstappen con Lelcerc. Una debacle inaudita.
L’infrazione delle Red Bull. Dalle immagini però viene notata una cosa. Entrambe le Red Bull in uscita dai box “pestano” con gli pneumatici di sinistra la linea gialla che per regolamento non potrebbe essere toccata o attraversata (questa precisazione farà tutta la differenza del mondo). Le due rosse invece si sono attenute strettamente alla regola, addirittura Sainz ha detto di aver perso la posizione su Ocon, e quindi tempo poi nel ridoppiarlo, per non aver aperto prima il gas e rischiare di toccare la linea gialla.
Ferrari: quella sottile linea gialla, FIA respinge ricorso
La Ferrari ha presentato reclamo ufficiale alla fine della corsa. L’obiettivo, ma anche la convinzione nelle parole del team principal Mattia Binotto, era quella di vedere assegnati 5 secondi di penalità sia a Perez che a Verstappen. Cosa che avrebbe stravolto ancora una volta la classifica del Gran Premio di Monaco assegnando a tavolino una doppietta alla Ferrari. Cosa che invece non si è verificata. Il Collegio di Commissari Sportivi del Gran Premio di Monaco ha respinto il ricorso della Ferrari con questa motivazione:
“Tutte le parti convocate hanno convenuto che la monoposto numero 1 aveva parte degli pneumatici anteriore e posteriori lato sinistro sul un lato della linea gialla. Tutte le parti convocate hanno convenuto che la maggior parte delle gomme anteriore e posteriore sinistra sono rimaste sulla linea gialla […] in questo caso, la monoposto non ha ‘attraversato’ la linea, per farlo avrebbe dovuto avere una ruota intera a sinistra della linea gialla”.
Linea gialla: cosa dice il regolamento, perchè la Red Bull è stata graziata
Come scrive su motorsport.com il giornalista Roberto Chinchero, opinionista anche di SkySportF1, la decisione di non sanzionare Verstappen è stata motivata con l’articolo 5c dell’Appendice L del Regolamento sportivo che prevede che all’uscita dei box una vettura “non debba oltrepassare” la linea. “In questo caso – recita il verdetto – la monoposto non ha ‘attraversato’ la linea, per farlo avrebbe dovuto avere una ruota intera a sinistra della linea gialla”.
Insomma è una mera questione di centimetri di cui sopra, quasi da Var per il fuorigioco: il regolamento FIA, Capitolo 4, Sezione 5 dell’Appendice L “nessuna ruota di una macchina in uscita dalla corsia box” possa “attraversare le linee dipinte sull’asfalto per separare le auto che lasciano la pit-lane da quelle che si trovano in pista”.
I precedenti: Stroll, Tsunoda e proprio Verstappen
In sostanza “toccare” o “pestare” la linea che delimita l’uscita box è consentito, attraversarla con tutto il battistrada no. Sottigliezze che hanno fatto una grande differenza anche in passato. Nel recente passato c’è solo una sanzione comminata a riguardo: i commissari sanzionarono Yuki Tsunoda nel Gran Premio d’Austria dello scorso anno. Dalle immagini fu evidente che l’Alpha Tauri del giapponese oltrepassò la linea, allora bianca, con tutta la ruota sinistra.
Graziato invece, proprio come i piloti Red Bull domenica scorsa, Lance Stroll proprio a Monaco lo scorso anno e pare essere fortunato in questo senso, sempre al limite, Max Verstappen che nel 2020 in Turchia andò a toccare la linea di uscita box, anche in quell’occasione senza subire sanzioni in pista e dopo la gara.