Impossibile resistere ai trend partoriti dai social. Nemmeno la Ferrari ci è riuscita. Si chiamo “challenge” e sono delle cosiddette sfide. Anche se in questo caso si tratta più che altro di mettersi alla prova con una delle tante faceapp che cambiano i connotati del proprio viso.
Come successo a Carlos Sainz e Charles Leclerc coinvolti, chissà se loro malgrado, nella yearbook challenge. Il risultato è tutto da vedere ed anche divertente con grande ilarità da parte di tutti i fan della scuderia di Maranello che si sono fatti una grossa risata che gli ha ripagati della delusione del risultato in pista maturato dalla rossa in Qatar.
- Ferrari: Sainz e Leclerc stile anni '90, cos'è la yearbook challenge
- Sainz e Leclerc in stile anni '90: social impazziti
Ferrari: Sainz e Leclerc stile anni ’90, cos’è la yearbook challenge
La ‘Yearbook Challenge’ è una moda, o sarebbe meglio dire trend, nata su TikTok e diventata virale. Si tratta di pubblicare foto di se stessi che sembrano scattate negli anni ’90 per la precisione in stile annuari scolastici, quelli delle high school americane pubblicati a fine anno, con immagini e profili degli studenti creati con delle app ad hoc.
In tantissimi si sono messi alla prova con questa challenge, personaggi del mondo dello spettacolo, della tv, del cinema, dello sport, ma anche ovviamente la gente comune. Anche la Ferrari non si è voluta sottrarre a questo trend, per questo Leclerc e Sainz sono comparsi in stile studente made in Usa anni ’90. Particolarmente esilarante la versione di Leclerc capellone col chiodo indosso, oppure quella di Sainz col camice da laboratorio di chimico, ed ancora quella di entrambi un po’ da nerd con con camicia e occhialini da intellettuale. Vedere per credere…
Sainz e Leclerc in stile anni ’90: social impazziti
Inutile dire che i social della Ferrari sono stati presi d’assalto dai fan e dai followers che hanno commentato divertiti quanto emerso dall’IA applicata alle foto dei due piloti di Maranello. Accanto a mille emotico divertite, condivisione e quant’altro c’è anche chi ha trovato il tempo di scherzarci su con un po’ di ironia: “chissà se almeno uno di questi giovani piloti riuscirà mai a vincere il mondiale?” o ancora “chissà che voto prendevano a scuola, e chissà se erano meglio o peggio di quelli di Verstappen.
La Ferrari intanto si gode una settimana di apparente “sosta” dopo il mese di trasferta in Oriente tra Singapore, Giappone e Qatar. Non facilissimo il week end delle Ferrari a Losail. L’eliminazione in Q2 di Carlos Sainz, la Sprint Race in difesa con gomme sfatte, il ritiro prima del via dello stesso Sainz tradito dalla sua SF-23 e poi la gara tutta grinta di Charles Leclerc che non è andato però oltre il 5° posto.
All’orizzonte per Maranello e tutto il circus della F1 c’è il gran finale di stagione. A 5 gare dalla fine assisteremo ad un “back-to-back-to-back” in terra americana. Il 22 ottobre si correrà ad Austin il Gran Premio degli Stati Uniti, una settimana dopo si va in Messico e quella dopo in Brasile. Cinque gare alla fine con un Verstappen che non sembra mai sazio…