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F1, Ferrari, Vasseur raffredda gli entusiasmi: "Titolo? Pensiamo ad altro". Cosa aspettarsi dal Messico

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

Va bene essere ottimisti, ma da qui a lasciarsi trasportare da entusiasmi controproducenti ce ne passa. Il che spiega le dichiarazioni di Frédéric Vasseur alla vigilia del GP del Messico, secondo atto della quadrilogia americana di fine stagione nonché ventesimo di 24 appuntamenti del campionato di F1 2024. Il team principal di Ferrari ha scalato le marce riguardo gli entusiasmi di un titolo Costruttori contendibile alle dirette rivali McLaren e Red Bull. Forse per pre-tattica, ma di certo una scuderia di tal livello non può farsi mancare una certa dose di razionalità riguardo i propri obiettivi.

Vassuer: “Non pensiamo al titolo, Ferrari deve rimanere concentrata sulle singole prestazioni”

La doppietta trionfale del precedente round di Austin, infatti, ha spinto tifosi e soprattutto addetti ai lavori (come dimostrano le parole del vincitore Charles Leclerc dopo la gara, ma a tratti anche quelle dello stesso team principal) a credere nel successo iridato. A distanza di qualche giorno Vasseur ha però voluto mettere i puntini sulle i nelle dichiarazioni rilasciate al podcast F1 Nation alla vigilia del fine settimana di competizione: “No, non stiamo pensando al Mondiale Costruttori: voglio che la squadra rimanga concentrata sulle singole prestazioni, sessione dopo sessione”.

Il team principal infatti ha sottolineato come sino a qualche settimana fa si parlava della McLaren, e prima ancora di Red Bull (caduta un po’ in disgrazia dopo una prima parte di stagione ottima e abbondante, per poi dare segnali di riscatto in questa volata finale). “Bisogna guardare a queste cose con la giusta distanza – ha proseguito – . Noi non abbiamo mai parlato del Mondiale Costruttori perché si tratta di una strada ancora lunga. E se alla fine riusciremo a vincere qualcosa, sarà anche per via delle nostre prestazioni realizzate giorno dopo giorno“.

Le peculiarità del GP del Messico, tra altura, raffreddamento e un nuovo carico aerodinamico

Il Messico sarà un altro paio di maniche: “Ripartiremo da zero“, ha puntualizzato Vasseur. La peculiarità dell’Autodromo Hermanos Rodríguez di Città del Messico è di essere posizionato su una zona dall’altitudine elevata (siamo infatti sui 2.240 metri sul livello del mare), cosa che impatta sulle prestazioni dei motori. Aria quindi che sarà meno densa e più rarefatta: meno ossigeno determina aria che si riscalda più facilmente, e quindi è necessario rendere più efficace il raffreddamento delle varie componenti della monoposto (freni in particolare). Ma non bisogna dimenticare anche l’eventuale perdita di potenza del motore, che costringe quindi gli ingegneri ad adeguare di conseguenza il sistema di sovralimentazione.

In Messico i test per gli pneumatici Pirelli per il 2025

Ovvio quindi che rispetto ad Austin i team hanno lavorato per rendere le monoposto adatte ad un circuito del genere: per quanto riguarda la SF-24, al di là delle modifiche richieste dalla gara messicana, non dovrebbero però essere introdotti altri aggiornamenti (in particolare per il fondo) come riporta Motorsport.com. Ci sarà però la possibilità di effettuare tre prove libere, rispetto al format ridotto di Austin a causa della Sprint Race (che non ci sarà invece in Messico), in modo tale da sistemare gli ultimi dettagli per la monoposto, anche in termini di gomme. E a tal proposito, saranno introdotti i prototipi che Pirelli ha pronti per il prossimo anno: il che consentirà di poter disputare una ulteriore mezz’ora in più nella FP2 per provare le nuove mescole, in particolare quelle più morbide.

Quindi, l’Hermanos Rodriguez richiederà vetture dotate di una aerodinamica a massimo carico e sistema di raffreddamento ad hoc. Una gara totalmente diversa che potrebbe portare a risultati “completamente differenti nel giro di una sola settimana”, ha aggiunto Vasseur. Che ha messo in guardia: “Non è che se otteniamo un buon risultato il lavoro è finito. Il lunedì dopo ci ritroviamo a ragionare su tante nuove cose da migliorare. È questa la mentalità giusta, ma dobbiamo rischiare di più e avere la forza di rischiare”.

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