Corre veloce la F1. Nemmeno il tempo di riflettere e archiviare Imola che il circus è già in modalità di transumanza verso il Principato di Montecarlo. Dove nel prossimo week end sarà di nuovo tempo di accendere i motori. Per una delle gare più storiche e al tempo stesso più anacronistiche della storia del motorsport. Proprio per evitare il trenino che lo scorso anno portò alla vittoria di Leclerc in casa, da quest’anno c’è una nuova regola che impone due pit stop obbligatori. E c’è chi nutre ancora dei dubbi, come i team principal di Ferrari e McLaren, Fred Vasseur e Andrea Stella.
Mentre proprio Leclerc vincitore lo scorso anno per la prima volta tra le strade e stradine di casa in un certo senso “andrà in bianco” a Monaco. Ma non vi preoccupate tifosi della Ferrari. Per il momento le difficoltà in qualifica della SF-25 non c’entrano niente. Charles infatti indosserà una tuta speciale appunto di color bianco.
- GP Monaco: in che consiste la regola dei due pit stop obbligatori
- Due soste a Monaco: le preoccupazioni di Vasseur e Stella
- Leclerc di bianco vestito: novità tuta a Monaco
GP Monaco: in che consiste la regola dei due pit stop obbligatori
La gara di Montecarlo di domenica prossima vedrà l’introduzione di un’importante novità regolamentare. Per la prima volta infatti, in gara sarà obbligatorio effettuare almeno due pit-stop. E non uno come avviene in tutte gli altri gp per smarcare le due mescole da utilizzare per forza in corsa.
La decisione è stata presa da FIA e dalla F1 per rendere un po’ più movimentata una gara tradizionalmente molto lineare e monotona sulle stradine del principato che sono sempre meno adatte alle monoposto con un passo sempre più lungo e con sorpassi sempre più impossibili. Non a caso lo scorso anno, nella gara vinta da Leclerc, le prime dieci posizioni furono le stesse decretate dalle qualifiche e la conseguente griglia di partenza.
Due soste a Monaco: le preoccupazioni di Vasseur e Stella
Sarà una novità che potrebbe sparigliare le carte in una gara dove comunque proprio per la conformazione cittadina del circuito potrebbero anche arrivare delle safety car, che ad esempio a Imola hanno stravolto la corsa soprattutto a ridosso del podio, manna dal cielo per Hamilton e disperazione per Leclerc.
Il team principal della Ferrari, Fred Vasseur, che lo scorso anno a Monaco ha vinto proprio con Charles, si chiede se le dimensioni della corsia box, più stretta, potrebbero causare un po’ di caos, soprattutto nel caso in cui la safety car entrasse in pista nelle prime fasi della gara.
“La strategia a Monaco è molto difficile, perché è dettata anche dalla safety car, e quindi sarebbe due volte più difficile in questo caso – ha detto il manager francese – Il rovescio della medaglia potrebbe anche essere che, se la safety car entrasse in anticipo, credo che tutti si rifugerebbero nella corsia box, e la corsia box è molto stretta. Potrebbe essere un problema”.
Sulla stessa lunghezza d’onda ma più positivo è il Tp della McLaren, Andrea Stella: “In pratica ci sono più vincoli, quindi bisogna saper adattare la strategia ma di per sé penso che sia interessante. Dopo la gara dell’anno scorso, un piccolo cambiamento è un aspetto interessante. Anche se sarà più complicato se dovesse essere bagnato”.
Leclerc di bianco vestito: novità tuta a Monaco
Anche quest’anno, come nel 2024, la partnership tecnica tra Puma e Ferrari porta i piloti a indossare tute speciali nella gara di casa. Ed allora anche stavolta Charles Leclerc vestirà a casa sua una tuta celebrativa, quasi interamente bianca, arricchita da eleganti inserti blu. I colori riprendono quelli già visti nella tuta di Miami, ma con una distribuzione completamente diversa col bianco predominante.
La speranza è che la tuta porti fortuna al monegasco nella gara di casa così come è successo lo scorso anno. Anche se si trattava di un’altra Ferrari. Al momento pensare ad un successo della SF-25 nel Principato è alquanto impossibile a meno che proprio la regola del doppio pit stop, la pioggia o qualche safety car non spariglino le carte in un modo vertiginoso.