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F1, GP USA, Verstappen ammette: "Ho sofferto". Vasseur riconosce: "Strategia fallimentare"

Le dichiarazioni dopo il GP degli USA che ha visto il cinquantesimo successo in carriera per Max Verstappen. Le parole dell'olandese e del resto del podio, e l'analisi della Ferrari

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

Max Verstappen è andato a cifra tonda e si è portato a casa la vittoria nel GP degli Stati Uniti, dimostrando di poter vincere le gare anche se stangato dall’infrazione dei track limits in fase di qualifica, che ha comportato la perdita della pole andata invece a Charles Leclerc.

Il podio del GP di Austin e la delusione Ferrari

Il campione del mondo 2023 dopo la vittoria di ieri nella Sprint Race ha messo a segno la rimonta sulla sua Red Bull nella gara domenicale, frutto anche di una condotta strategica del muretto della sua scuderia impeccabile. A differenza di quella Mercedes, che ha condizionato la possibilità per Lewis Hamilton di prendersi una potenziale vittoria per via di una sosta per il cambio gomme posticipata di qualche giro di troppo. Il pluricampione del mondo ha centrato comunque un onorevole secondo posto.

Terzo per un altro britannico, ovvero Lando Norris, capace anche di condurre in testa all’inizio della gara sul Circuit Of Americas. Testa dalla quale come sappiamo partiva Leclerc, subito beffato dal rivale su McLaren e poi da Hamilton. Il monegasco ha coltivato una speranza di podio, ma la strategia di effettuare una sosta non sortisce gli effetti sperati. Leclerc chiuderà sesto, mentre il compagno di squadra Carlos Sainz si ferma ai piedi del podio.

Verstappen: “Gara più difficile del solito”

Cifra tonda per Verstappen, dicevamo. Nel diciottesimo e quintultimo appuntamento della stagione del Mondiale di F1 l’olandese ha toccato quota 50 vittorie in carriera. Non senza qualche patema d’animo, come ha riconosciuto nelle interviste a caldo subito dopo la gara:

“Partivamo dalla sesta posizione e per tutta la gara ho sofferto parecchio con i freni. Su questa pista sono diversi i punti di frenata e io non ho avuto le stesse sensazioni di ieri. Questo ha reso la mia gara nettamente più difficile rispetto al solito. Siamo arrivati molto vicini al traguardo.

Poi anche con i doppiati, quando le gomme sono finite, diventa tutto più difficile. Faticavo tanto con i freni e ho avuto problemi con le gomme, per cui è stato difficile trovare il compromesso per non rovinarle troppo. 50 vittorie? Incredibile averle ottenute qui. Sono molto fiero. Continuerò a spingere per vincere ancora”.

Hamilton: “Stavo per prendere Verstappen”

Hamilton ha incassato la piazza d’onore con queste parole:

“Congratulazioni alla Red Bull, hanno dominato tutto l’anno e Max è stato incredibile. Lo stavo prendendo alla fine, speravo che ci fosse qualche giro in più. Il team ha fatto un lavoro fantastico questo weekend. Ha lavorato tantissimo per portare l’aggiornamento al fondo già qui.

Onestamente è stato davvero difficile dopo l’ultima gara, per tutto quello che succede nel mondo e poi per l’errore che io ho commesso. Ho dovuto scavare dentro di me per dare qualcosa in più questo weekend. Tornare a lottare davanti è stato molto bello. Adoro gli USA, non vedo l’ora di correre a Las Vegas. Qui mi sento sempre amato dalla gente”.

Norris: “Stiamo progredendo ma ci manca la vittoria”

E Norris ha commentato:

“Il mio passo è stato buono perché nel primo stint ero in testa e ho potuto controllare abbastanza. Sono contento comunque, è stata una buona gara da parte mia. Sapevamo che avremmo avuto difficoltà con il degrado ma abbiamo comunque avuto un bel passo. Progrediamo di weekend in weekend.

Per vincere però serve ancora qualche passo in avanti. Difesa contro Lewis? Ci ho provato, ma non avevo abbastanza gomme. Dovevo spingere ma anche gestire le gomme, è stato difficile fare le cose contemporaneamente. Su una pista più fredda forse saremmo potuti essere più avvantaggiati. Salire sul podio comunque è un risultato migliore di quello che ci aspettavamo alla vigilia del weekend. Quindi sono molto contento”.

Il mea culpa Ferrari di Vasseur

La Ferrari ancora una volta si lecca invece le ferite, come abbiamo accennato. Nulla di fatto ad Austin, ma soprattutto molto da recriminare, come la sosta singola decisa per un Leclerc che si è ritrovato con le gomme col fiato corto per via del degrado.

Il team principal Frédéric Vasseur, com’è suo costume, non si è nascosto dietro un dito, ma ha riconosciuto con la consueta lucidità i punti deboli mostrati in gara:

Ci sono rimpianti, quando parti dalla pole non puoi essere contento del 4° posto. Dalla parte di Sainz è andato tutto piuttosto bene, da quella di Leclerc no. Abbiamo seguito la direzione di una sosta, compromettendo la sua gara con la strategia. È stata una decisione condivisa, era una delle opzioni. I numeri non erano dei migliori probabilmente, dobbiamo migliorare su questo.

Non possiamo essere contenti, abbiamo fallito il fatto di avere un quadro chiaro della gara. Dovevamo avere una strategia chiara, eravamo indecisi e abbiamo preso la decisione errata. Avevamo fiducia di fare un lavoro migliore rispetto alla Sprint, Charles ha gestito bene le gomme”.

Leclerc deluso dalla strategia e perplesso per la posizione ceduta a Sainz

Anche Leclerc ha girato il coltello nella piaga della sosta unica, come da dichiarazioni rilasciate a Sky Sport:

Non possiamo nascondere che una sola sosta è stata sicuramente la scelta sbagliata. Dobbiamo guardare i nostri numeri perché entrambe le strategie erano molto simili, ma non era il caso rischiare quella ad una sola sosta perché ho fatto molta più fatica. Se guardiamo il degrado sulla hard è stato buono, ma le due soste sarebbero state la scelta migliore.

Sul momento non sapevo per quale ragione avessi dovuto lasciare la posizione a Carlos, poi mi è stato detto che Perez stava rimontando. Non c’era molto da fare e capisco che bisognava far passare Carlos per far sì che non perdesse tempo dietro di me. Su quello non sono arrabbiato, ma sono deluso per la strategia”.

F1, i risultati del GP degli Stati Uniti e il resoconto della gara

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