Il colpo del secolo. Lewis Hamilton alla Ferrari è stata un’operazione lampo che si è consumata nel giro di poco più di 24 ore. Anche se il suo excursus mette le radici nel tempo, per una trattativa che come “sogno” diventato realtà da più o meno un decennio a questa parte. Il più titolato sulla macchina più storica, leggendaria della F1.
Restano tante le domande alla fine di una giornata tremebonda chiusa da una serie di comunicati, messaggi social e quant’altro che lasciano ancora tanti interrogativi inevasi, come ad esempio le cifre dell’ingaggio, le dinamiche interne sia alla Ferrari, adesso con Sainz da separato in casa (idem Hamilton in Mercedes), la futura convivenza di Leclerc con Lewis.
E poi i tanti dubbi sull’età di Hamilton che arriverà a Maranello al limite dei 40 anni suonati. Ma ci sono anche i primi effetti vittoriosi col titolo della rossa schizzato in borsa con effetti benefici per le casse del cavallino rampante.
- Hamilton in Ferrari, cifre da capogiro: 50 milioni di euro
- Ferrari: perchè Hamilton ha lasciato Mercedes per Maranello
- Ferrari, il retroscena social sull'ingaggio di Hamilton
- Ferrari con Hamilton subito da record in Borsa
- Ferrari, le motivazioni di Lewis Hamilton
- Hamilton in Ferrari: il ruolo di Fred Vasseur
- Ferrari, per Hamilton il fascino di fare ciò che Ayrton Senna non ha potuto fare
Hamilton in Ferrari, cifre da capogiro: 50 milioni di euro
Il dado è tratto. Lewis Hamilton ha voluto regalare e regalarsi un’ultima follia alla sua carriera straordinaria che lo ha portato a raggiungere Michael Schumacher in fatto di titoli vinti, a un giro dall’8° Mondiale da record nel 2021, e superato in termini di vittorie assolute. Ma anche la Ferrari ha voluto regalarsi un altro campionissimo da mettere nel suo pantheon di “grandissimi” al volante della rossa, da Fangio fino a Vettel passando per Prost, Schumacher e Alonso, con alterne fortune in termini di iridi.
Come oramai prassi consolidata in F1, sia il rinnovo di Leclerc che quello di Norris in McLaren, non emergono non solo le cifre ma nemmeno la durata contrattuale. Ma Hamilton in Ferrari resterà sugli standard della Mercedes. Si parla di 50 milioni di euro, centesimo più, centesimo meno. Il britannico – secondo fonti inglesi – percepirà un salario annuale dalla Ferrari di oltre 40 milioni di sterline, oltre 47 milioni di euro. Se si pensa che il portafoglio di Leclerc sarà invece rimpinguato con la stipula del nuovo accordo con Ferrari intorno ai 30 milioni di euro annui si può ben dire che Ferrari ha aperto le borse della spesa.
Ferrari: perchè Hamilton ha lasciato Mercedes per Maranello
Secondo quanto raccolto dalla testata inglese “RacingNews365”, sembra che la partenza in direzione Maranello di Loic Serra, ex tecnico Mercedes, abbia giocato un ruolo determinante nella decisione, quasi nella scelta di vita di Hamilton. Il tecnico francese al pari di Hamilton era stato in disaccordo con il resto dello staff ingegneristico Mercedes su alcune scelte delle ultime due monoposto peraltro le meni vincenti dell’ultimo decennio del team di Brackley.
Secondo le prime ricostruzioni Hamilton ha annunciato al suo storico team principal Toto Wolff che sarebbe andato in Ferrari con una telefonata nella giornata del 31 gennaio. Per poi comunicarlo al team dei suoi ingegneri di pista e meccanici con la promessa di una festa di addio a fine 2024 portandoli a giocare a paintball.
Ferrari, il retroscena social sull’ingaggio di Hamilton
E dire che in un modo o nell’altro la Ferrari o chi per lei aveva già spoilerato l’arrivo di Hamilton a Maranello. Nessuno ci ha fatto caso ma poche ore prima che la “bomba” dell’inglese in rosso deflagrasse, nell’annunciare la partnership con la Ferrari, la Peroni aveva usato un’immagine in cui oltre alla bottiglia di birra e alcuni simboli riconducibili alla F1, c’era anche una vecchia monoposto giocattolo di F1, ovviamente Ferrari ma con un particolare che è sfuggito a tutti: aveva il numero 44 sulla carena.
Ferrari con Hamilton subito da record in Borsa
I primi effetti, la prima vittoria di Hamilton sulla Ferrari non è tardata ad arrivare. Ferrari ha superato 1 miliardo di utile netto per la prima volta nella sua storia nel 2023 e il titolo ha messo a segno un +9% nella giornata di giovedì 1 febbraio, diventando così la società a maggior capitalizzazione a Piazza Affari (68,5 mld).
Ferrari, le motivazioni di Lewis Hamilton
Hamilton è attualmente senza vittorie in Formula 1 dalla fine di quella tumultuosa stagione 2021 con l’ottavo titolo perso all’ultimo giro contro Verstappen al Gp di Abu Dhabi. In fin dei conti è molto, molto più vicino alla fine della sua carriera che all’inizio, avendo appena compiuto 39 anni. Entro il 2026, Hamilton avrà compiuto 41 anni. Anche se Fernando Alonso ha dimostrato che l’età non significa necessariamente più nulla, qui la storia va contro Hamilton.
Solo tre piloti hanno vinto il Campionato del Mondo di F1 dopo aver compiuto 40 anni, e l’ultimo di questi – Jack Brabham – è stato nel 1966. Da allora lo sport ha fatto notevoli passi avanti e, con rivali notevolmente più giovani come Max Verstappen, Charles Leclerc, Lando Norris , e Oscar Piastri, le possibilità di Hamilton diminuiscono di anno in anno.
Ma la sfida è il pane dei campioni. Dopotutto, Hamilton ha dimostrato di non essere avverso al rischio quando si tratta del suo futuro. Il suo passaggio alla Mercedes alla fine del 2012 era visto come un rischio enorme all’epoca, con le prestazioni della W03 più o meno equivalenti a quelle attuali della Ferrari. Ma, un anno prima che i regolamenti delle principali power unit cambiassero per il 2014, Hamilton è passato dalla McLaren, sicura e protetta, per creare un nuovo percorso con la Mercedes.
Hamilton in Ferrari: il ruolo di Fred Vasseur
Passare alla Ferrari per Lewis Hamilton significa collaborare nuovamente con Fred Vasseur, un capo con il quale Hamilton ha avuto grandi successi in passato. Molto prima del suo coinvolgimento nella F1, Vasseur è stato il fondatore e capo del team ART Grand Prix, una squadra di spicco nelle categorie junior.
Scalando le classifiche con il sostegno della McLaren, Hamilton ha guidato per la squadra di Vasseur nella Formula 3 Euro Series nel 2005, ottenendo 15 vittorie sulla strada verso il titolo. Passato al team GP2 dell’ART nel 2006, le cinque vittorie di Hamilton gli hanno assicurato il titolo e sono state sufficienti a convincere Ron Dennis a metterlo giovanissimo sulla McLaren insieme a Fernando Alonso con tanto di titolo sfiorato al primo anno andato poi proprio alla Ferrari con Kimi Raikkonen nel 2007.
Hamilton e Vasseur rimangono in costante contatto: Vasseur ha scherzato su quante volte gli è stato chiesto di ingaggiare Hamilton sulla base del fatto che avessero avuto una conversazione insieme. Ora Vasseur si è assicurato la firma di Hamilton, sottolineando la sua evoluzione in grintoso team principal nel paddock della F1 – un’immagine che forse non aveva ancora avuto fino ad ora.
Ferrari, per Hamilton il fascino di fare ciò che Ayrton Senna non ha potuto fare
Nonostante le prestazioni non sempre al top la Ferrari continua ad avere una presa sui piloti. Essendo l’unica squadra ad essere stata sulla griglia di F1 fin dal primo anno del campionato, quasi tutti i più grandi piloti sono passati dalle porte di Maranello.
Ma gli assenti più importanti dai vertici del libro dei record sono Lewis Hamilton e il suo idolo Ayrton Senna. Avendo eclissato tutte le statistiche della carriera di Senna, l’adorazione di Hamilton per il pilota brasiliano non è diminuita nel corso degli anni. Con la vita di Senna stroncata dal suo incidente mortale a Imola nel 1994 a soli 34 anni, il tre volte campione del mondo non è mai passato alla Ferrari, desiderio mai celato dal brasiliano.
La storia, il prestigio e il fascino della Ferrari continuano ad incantare i piloti. L’abbinamento di Hamilton col marchio Ferrari potrebbe essere forse la partnership pilota/team più entusiasmante di sempre. Ma è una sfida, un sogno, chissà che se sarà realtà.