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F1 e Indycar in lutto: Gil de Ferran è morto, malore durante una corsa. Aveva vinto a Indianapolis, il cordoglio dei colleghi

Lutto nel mondo dell'automobilismo per la prematura scomparsa di Gil de Ferran, ex pilota brasiliano che aveva vinto due campionati Indycar e la mitica 500 Miglia di Indianapolis ed era consulente McLaren. Il cordoglio del mondo della F1 e dell'Indycar

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

L’ex pilota Indycar Gil de Ferran, vincitore della 500 Miglia di Indianapolis nel 2003 e detentore del record di velocità su percorso chiuso, è morto. Il decesso è avvenuto nella notte tra venerdì e sabato (ora italiana) mentre correva con suo figlio al Concourse Club in Florida. Aveva 56 anni e recentemente era entrato nel team di F1 della McLaren fortemente voluto dal nuovo team principal Andrea Stella.

Tutto il mondo della Formula 1 e della Indycar in queste ore sta esprimendo il proprio cordoglio con decine e decine di messaggi sui social per quello che soprattutto negli Stati Uniti era considerato un mito dell’automobilismo.

Gil de Ferran è morto dopo un malore mentre correva col figlio

Il collega pilota brasiliano Tony Kanaan ha detto che de Ferran era con suo figlio, Luke, a Opa-Locka, in Florida, quando ad un certo punto si è fermato e ha detto di non sentirsi bene: stava correndo insieme al figlio Luke al Concourse Club, quando ha accostato dicendo di non sentirsi bene. Assistito e portato all’ospedale più vicino è poi spirato. Kanaan ha riferito che de Ferran apparentemente sembra che abbia avuto un attacco di cuore e che non è stato possibile rianimarlo.

La Confederazione brasiliana degli sport motoristici ha confermato che de Ferran ha subito un infarto mortale in una dichiarazione rilasciata dal presidente Giovanni Guerra. De Ferran lascia la moglie Angela, la figlia Anna e il figlio Luke. Anna è diventata una DJ che lavora negli eventi di colore a margine delle gare di Formula 1 in tutto il mondo.

Chi era Gil de Ferran: un mito dell’Indycar che ha sfiorato la F1

De Ferran, brasiliano di passaporto ma nato a Parigi l’11 novembre 1967. Una carriera nell’automobilismo americano, è stato campione del mondo nella Champ Car nel 2000 e nel 2001 e vincitore della 500 Miglia di Indianapolis 2003. Più volte vicino alla F1 da pilota, ci è arrivato come direttore sportivo della BAR dal 2005 al 2007 e della McLaren dal 2018 al 2021 tornando a Woking lo scorso maggio richiamato dal team principal Andrea Stella.

De Ferran ha vinto i titoli Champ Car del 2000 e del 2001 guidando per Penske, e anche la Indy 500 del 2003 sempre con Penske. Si è classificato secondo nella classe LMP1 dell’American Le Mans Series nel 2009 guidando per la sua de Ferran Motorsports di proprietà. Nel 2000 al California Speedway, de Ferran stabilì il record di velocità su terra su percorso chiuso durante le qualifiche CART con un giro di 241,428 mph, un record che resiste ancora oggi.

De Ferran è stato ispirato a correre dal collega brasiliano Emerson Fittipaldi e ha iniziato la sua carriera nel kart prima di intraprendere una carriera nella classifica europea. Ha perso il titolo britannico di Formula Tre contro il connazionale Rubens Barrichello e David Coulthard nel 1991, ma ha vinto il titolo la stagione successiva.

Ha vinto sette gare CART e cinque gare IndyCar, finendo secondo nella classifica del 2003. È entrato a far parte del Team Penske con la sua iconica sponsorizzazione Marlboro nel 2000.

Indycar in lutto per la morte di Gil de Ferran

Quando de Ferran vinse la Indy 500 nel 2003 per Roger Penske, fu la terza vittoria consecutiva nel “Greatest Spectacle in Racing”: “Siamo terribilmente rattristati dalla notizia della tragica scomparsa di Gil de Ferran. I nostri pensieri e le nostre preghiere vanno ad Angela, Anna, Luke e all’intera famiglia de Ferran”, ha detto Roger Penske in una nota. “Gil era amato da così tante persone. Era un grande amico del Team Penske e della famiglia IndyCar, così come dell’intera comunità internazionale degli sport motoristici. La scomparsa di Gil è una perdita terribile e ci mancherà profondamente”.

“Era uno dei miei migliori amici e siamo cresciuti insieme e ultimamente abbiamo lavorato insieme alla McLaren”, ha detto Tony Kanaan all’Associated Press rivelando di essere distrutto da quanto successo “All’inizio di quest’anno è stato un mentore, aiutandomi. Ho perso un caro amico. Sono devastato”

Juan Pablo Montoya, campione IndyCar 2000 e 2015, ma anche ex pilota in F1, ha dichiarato: “Una notizia triste e pazzesca. Ragazzo straordinario e grande pilota”.

Anche la F1 piange la morte di Gil de Ferran, McLaren in lutto

“Tutti alla McLaren Racing sono scioccati e profondamente rattristati nell’apprendere che abbiamo perso un amato membro della nostra famiglia McLaren, ha pubblicato il team sui social media. “Abbiamo inviato le nostre più sentite condoglianze alla famiglia, agli amici e ai cari di Gil de Ferran”.

Il CEO della McLaren Zak Brown, amico intimo di lunga data di de Ferran, ha aggiunto: “Sono scioccato e devastato nel sentire della perdita di un grande amico e compagno di squadra”, ha scritto sui social media. “Ho gareggiato con Gil in tutto il mondo e l’ho visto vincere alcune delle gare più importanti”.

“È un grande amico da oltre 20 anni e ci mancherà molto e non sarà mai dimenticato”, ha detto Brown. “Le mie più sentite condoglianze alla sua famiglia. RIP Gil. La prossima vittoria è per te! Buona velocità”. Anche Oscar Piastri ha ricordato l’incontro con Gil de Ferran: “È stato un piacere conoscere Gil quest’anno, ci mancherà moltissimo. Riposa in pace”

Il connazionale Felipe Massa: “Che triste notizia oggi. abbiamo perso un fratello! Persona meravigliosa, brava persona e una leggenda nel nostro sport motoristico mondiale. Vai in pace Gil. Molta forza a tua moglie, tua figlia, tuo figlio e tutta la tua famiglia e i tuoi amici”. L’ex campione del mondo di F1, Damon Hill: “Uno dei ragazzi più gentili che abbia mai incontrato. Mi faceva divertire. Gesù, Gil, te ne sei andato troppo presto. Le mie più sincere condoglianze alla sua adorabile famiglia e a tutti coloro che lo conoscevano (ce ne sono molti, molti, molti) e a tutti alla McLaren. Era un combattente e un vincitore. Grande perdita”.

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