Pur concludendo a oltre 20″ dal vincitore Max Verstappen, che ha ormai messo le mani sul Mondiale 2023, il terzo consecutivo, le Mercedes di Lewis Hamilton e di George Russell rappresentano la nota lieta del GP di Spagna, perché andate a podio in simultanea, mantenendo a debita distanza l’altra Red Bull, quella di Sergio Perez: il sette volte campione del mondo è al secondo podio dell’anno, dopo quello in Australia, mentre il giovane compagno inaugura i festeggiamenti ‘personali’.
- Mercedes, a Barcellona inizia la riscossa?
- Mercedes, Hamilton e Russell ringraziano Mick
- Mick Schumacher, la carriera del figlio d'arte
Mercedes, a Barcellona inizia la riscossa?
Con aggiornamenti che sono finalmente andati a bersaglio, la Mercedes si riappropria della seconda piazza nei Costruttori: dopo Barcellona è volata a +18 sulla Aston Martin, in cui per una volta Lance Stroll ha sopravanzato Fernando Alonso, e può quanto meno illudersi di vedere la strada verso la competitività in discesa, con un progetto rivoluzionato, ma una squadra unita. Il punto di forza della W14 ‘aggiornata’ è stato il passo gara, le ‘Frecce d’Argento’ cambiano davvero passo tra sabato e domenica e questo è cruciale per mettere nel carniere punti iridati e morale: e la Ferrari nel frattempo annaspa.
Mercedes, Hamilton e Russell ringraziano Mick
I piloti titolari hanno dichiarato che il lavoro al simulatore in factory svolto venerdì è stato prezioso: “Venerdì era facile scivolare fuori dalla finestra ideale, era difficile guidare; la squadra è stata grandiosa venerdì notte, Mick è tornato al simulatore e ha svolto un lavoro eccellente, ci ha aiutato a trovare la giusta direzione per sabato. Penso che abbiamo fatto un buon lavoro per cercare di capire i livelli di deportanza e in gara la macchina si sentiva benissimo” le parole di Hamilton, riportate da ‘Autosprint’. Concetto ribadito da Russell: “Siamo capaci di crescere più velocemente degli altri; la Scuderia ha fatto un gran lavoro, quello che Mick ha fatto al simulatore, girando oltre la mezzanotte, è stato eccellente, e ci ha aiutato con l’assetto e a trovare il compromesso ideale di sabato”.
Mick Schumacher, la carriera del figlio d’arte
Osserva felice il podio di Barcellona Mick Schumacher, al primo anno da terzo pilota Mercedes: la partnership con McLaren e Williams conferisce al 24enne tedesco un medesimo ruolo in quelle Scuderie, in attesa di ritrovare il sedile in griglia; ipotesi improbabile nel 2024, a meno che Logan Sargeant fatichi a imporsi in Williams. La carriera di Mick è cominciata nei kart, correva l’anno 2008: sei anni dopo l’esordio in F4. Gli allori più prestigiosi risalgono al 2018 e al 2020 con Prema Theodore Racing e Prema Racing, nella F3 europea nel 2018 e nella F2: il salto in F1 non è stato facile, nessun punto racimolato nel 2021 e soli 12 punti raggranellati l’anno dopo alla guida della Haas, con cui ha centrato l’ottavo posto a Silverstone e il sesto in Austria, ma dalla quale è stato sostituito da Nicolas Hulkenberg.