Dopo tanti elogi, arrivano le prime pesanti critiche per il pilota della Ferrari Charles Leclerc, finito sotto accusa dopo il Gran Premio del Giappone per la sua condotta di gara nei primi giri della corsa di Suzuka. Il pilota monegasco è stato punito dai commissari di gara per aver causato l’incidente con Max Verstappen, e non solo.
Nel mirino di tanti addetti ai lavori anche il giro percorso con l’ala danneggiata. Durissimo in questo frangente il team principal della McLaren, Andreas Seidl: “Ovviamente non sono assolutamente d’accordo con i piloti che restano in pista con intere alette pendenti, mettendo tutti a rischio. Sfortunatamente quando questa piastra è esplosa Norris ha catturato i detriti nel condotto del freno anteriore. La temperatura dei freni ha superato il limite, quindi abbiamo dovuto chiamarlo ai box per pulire il condotto. E così la sua gara era finita”.
Leclerc è stato stroncato dal collega e rivale Max Verstappen, costretto al ritiro dopo la sua manovra: “Charles ha avuto sottosterzo e mi è venuto addosso, dopodiché la mia monoposto era danneggiata e mi son dovuto ritirare. Da parte mia non c’è stato nulla che avessi potuto fare, l’unica cosa sarebbe stata quella di andare fuori pista. Leclerc sapeva benissimo come doveva comportarsi. Quella non era guida dura, ma guida irresponsabile”.
La stessa Gazzetta dello Sport ha bocciato decisamente Charles, rifilandogli un secco 4 in pagella: “Compromette la gara finendo addosso a Verstappen. Ma i giudici lo puniscono pure per i rischi che ha corso e fatto correre restando in pista con una macchina danneggiata”.
Leclerc è stato sanzionato per il contatto con l’olandese della Red Bull, che gli è costato cinque secondi di penalizzazione più due punti sulla Superlicenza da pilota F1. Inoltre il pilota del Principato si è preso altri 10 secondi di penalità per aver completato un giro con l’ala danneggiata, creando così un potenziale pericolo per il resto dei piloti. Leclerc ha pagato così 15 secondi complessivi, che l’hanno retrocesso al settimo posto.
Multata anche la Ferrari di 25mila dollari per non aver richiamato ai box il pilota dopo l’incidente.
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