Felipe Massa non si arrende nonostante le possibilità di ottenere successo siano ridotte al lumicino. Il 42enne brasiliano è intenzionato a procedere per la propria strada alla ricerca di un cavillo legale che gli permetta di contestare l’assegnazione del titolo 2008 a Lewis Hamilton. La “battaglia” dell’ex ferrarista va avanti da mesi: l’obiettivo è la cancellazione del risultato del GP di Singapore 2008 falsato dal Crashgate.
- F1, lo scontro tra Massa ed Ecclestone
- F1, Massa: "Gara rubata, cosa gravissima"
- F1, Massa: "In diverse discipline risultati modificati"
F1, lo scontro tra Massa ed Ecclestone
Senza l’assegnazione dei punti asiatici, il titolo avrebbe preso la strada del Brasile e non quella del Regno Unito. Il percorso giudiziario di Massa è iniziato a seguito delle dichiarazioni rilasciate da Ecclestone, che ha ammesso come egli e Mosley (all’epoca presidente Fia) conoscessero la vicenda Crashgate prima del 2009, cercando di mettere a tacere tutto al fine di evitare l’esplosione di un contenzioso legale a stagione in corso.
F1, Massa: “Gara rubata, cosa gravissima”
Alla testata carioca Esportelandia, Massa ha ribadito come sia in F1, sia in altre discipline sportive, spesso venga modificata la classifica di un campionato a posteriori: “Non sono un avvocato, ma tutti sanno che mi è stato fatto un torto evidente. Penso di essere nel giusto, di avere diritto a lottare per la giustizia. Non è che si è rotto un motore, ma c’è stata una gara rubata, una manipolazione, che è una cosa molto grave. Certo, c’era anche un motore che si è rotto, ma questo fa parte delle cose”.
F1, Massa: “In diverse discipline risultati modificati”
“Questa è stata una manipolazione: la parte finale della gara è stata completamente diversa da come sarebbe dovuta essere”. Massa fa riferimento alla Spy Story, lo scandalo che coinvolse la McLaren: “Nel 2007, quando la McLaren ha preso il progetto della Ferrari e ha copiato la vettura, è stata squalificata dal campionato. Sono stati puniti per quello che è successo. Nel caso che mi riguarda non c’è stata alcuna punizione. Ma nel calcio e in molti altri sport, quando sono successe delle cose, i risultati sono stati modificati”, ha concluso.