La tormentata separazione tra la Haas e Nikita Mazepin si arricchisce di un nuovo capitolo: il pilota russo infatti ha deciso di adire alle vie legali contro la sua ex squadra.
- F1, le ragioni dietro la causa di Mazepin alla Haas
- F1, causa Mazepin-Haas: il ruolo di Uralkali
- F1, causa Mazepin-Haas: l’esempio del GP di Sochi
F1, le ragioni dietro la causa di Mazepin alla Haas
“Quando il contratto è stato risolto, Haas aveva un arretrato di stipendio nei miei confronti per il 2022 e non l’ha ancora pagato” ha spiegato Mazepin al sito russo RBC.
Chiaro, dunque, il motivo per cui il nativo di Mosca ha deciso di avviare una causa legale contro il team americano.
“Sto parlando del fatto che ci sono stati degli obblighi contrattuali che non sono stati rispettati” ha ribadito Mazepin, rimasto decisamente scottato dall’estromissione avvenuta lo scorso marzo.
F1, causa Mazepin-Haas: il ruolo di Uralkali
Il pilota russo ha quindi tenuto a chiarire come il suo contratto e il suo rapporto col team fossero svincolati dall’accordo che questo aveva siglato con anche Uralkali, azienda controllata dal padre Dmitry e sponsor della scuderia prima dello scoppio della guerra russo-ucraina.
“Dovete capire che avevamo due contratti indipendenti. La rottura dell’accordo con il title sponsor Uralkali non ha avuto un impatto diretto sul mio futuro in squadra quindi loro hanno preso due decisioni separate. Io non ho visto i miei soldi, quindi andremo in tribunale”.
F1, causa Mazepin-Haas: l’esempio del GP di Sochi
Nell’intento di difendere la sua posizione, Mazepin ha poi tirato in ballo il caso dell’interruzione del contratto tra la F1 e l’organizzazione del GP di Russia dove per il pilota russo, al contrario di quanto accadutogli, sarebbero stati rispettati gli accordi presi.
“Secondo le mie informazioni, la Formula 1 ha pagato dei soldi a Rosgonka – gruppo organizzatore della gara di Sochi – per compensare la cancellazione del Gran Premio di Russia. Così facendo ha dato un esempio di etichetta. Questi sono rapporti d’affari e non puoi fare quello che vuoi. È sbagliato. Sfortunatamente, non tutti agiscono in questo modo” ha chiosato Mazepin.