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F1 pagelle GP Austria: Verstappen arrogante, Norris furioso, Leclerc iellato, Russell fortunello, Sainz risorsa Ferrari

Voti, pagelle, top e flop cantati a mo' di yodel con voti rigorosamente "scontrosi" del Gran Premio di Austria undicesima tappa del Mondiale di F1

Pubblicato:

Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Ruota a ruota non è solo un modo di dire. Ma è così che è davvero finito il Gran Premio d’Austria. Con ancora negli occhi il contatto, lo scontro, tra Max Verstappen e Lando Norris che va quasi ad offuscare la vittoria di George Russell, il secondo posto di Piastri in rimonta e il podio strappato da Sainz con una Ferrari sempre più problematica che deve pure incassare l’ennesima domenica da dimenticare del povero Charles Leclerc che sembra dover scontare a vita il successo in casa di Monaco.

Ma intanto tra una sportellata e l’altra godiamoci tutti, questi “top e flop” cantati a mo’ di yodel con voti rigorosamente “scontrosi” anche nelle nostre pagelle.

GP Austria le pagelle: flop Verstappen, così non si fa Max!

Max Verstappen, voto 0! Allora facciamo così se vinci te va tutto bene e siamo tutti contenti. Ma se per una volta nella vita non vinci, cosa succede? Muoia Sansone con tutti i filistei? Eddai Max, ma cosa hai combinato? Ci sta di perdere ogni tanto. E’ vero, non ci sei abituato però capita, no? Che ti costava accettare che Norris una volta tanto ti avrebbe messo le ruote davanti, saresti arrivato 2° e finiva là. Avevi già fatto il gradasso in pit lane, puntualmente graziato, ma poi hai visto gli specchietti arancione McLaren e ti è partito il toro che è in te, non quello della Red Bull e ti sei messo a giocare all’autoscontro. Non si fa Max, non così.

La cronaca e il report del Gran Premio di Austria

F1, pagelle Gran Premio di Austria:

  • Lando Norris (McLaren) 5: tutto questo caos, per non chiamarlo in altro modo, non sarebbe successo se Lando riuscisse a fare un sorpasso che sia uno quando vede l’olandese davanti. Non è la prima volta che gli capita. Che non sia facile lo sappiamo ma sembra avere una sorta di complesso, una sindrome di Stendhal già emersa nella Sprint. Dai Lando che ti manca poco! La rabbia passerà!
  • Carlos Sainz (Ferrari) 7: è la costante della Ferrari, una specie di conto in banca, di buono fruttifero da incassare quando tutto sembra andare male. Anche oggi con una SF-24 scorbutica come pochi si è messo lì buonino buonino, ha provato a lottare anche con le Mercedes, impavido spagnolo, s’è messo dietro pure quello che lo sostituirà ma nel finale ha pagato dazio, il podio lo ha ripagato dei sacrifici. Ancora di salvezza.
  • Charles Leclerc (Ferrari) 4: alla sua cattiva stella più che altro. Chissà per quanto ancora dovrà scontare quella parata trionfale nella sua Monaco, lui che fortunatissimo non lo è mai stato al 100% in carriera ha quella nuvola di Fantozzi che ogni tanto viene a chiedere conto. Ne ha passate di tutti i colori pure qui in Austria, per cole sue e non. Speriamo che la nuvoletta passi, prima o poi.
  • Sergio Perez (Red Bull) 4: mentre quello là, il compagno fa il bello e cattivo tempo davanti, lui da buon messicano all’orario della siesta girovaga in zona punti quasi fosse una squadra di calcio che gravita a centrogruppo, senza troppo sbatti. Bravo Checo, continua così. Ma anche no…
  • Fernando Alonso (Aston Martin) 2: fa male vederlo lì in fondo quasi senza averci capito nulla e non è la prima domenica da un po’ di tempo a questa parte. E dire che il bistrattato e raccomandato Stroll è molto più avanti di lui seppur fuori dai punti. Che succede Nando?
  • Sargeant (Williams) 0: una costante il suo ultimo posto, una costante il nostro voto ma meriterebbe qualcosa di più per aver passato il Q1 nella Sprint Qualifyng. Ma ci scoccia non essere coerenti…
  • Gasly e Ocon (Alpine) 8: forse si odieranno ma regalano spettacolo soprattutto nella parte centrale della gara la più soporifera quando si pensava che non sarebbe successo più nulla. Insomma loro sono stati la band che apre il concerto del grande gruppo. E se le sono suonate di santa ragione. Poi Gasly ha strappato pure un altro punto.
  • Daniel Ricciardo (Visa CashApp) 7: risponde a modo suo, cioè in pista alle critiche. Lo aveva fatto in Canada con Villeneuve lo ha rifatto in Austria dopo le parole di Marko che preannunciano un suo appiedamento. Se proprio deve andare via meglio farlo con stile, bravo Daniel.
  • Magnussen e Hulkenberg (Haas) 8,5: alla faccia della carta d’identità e di qualche critica, soprattutto sul vichingo Kevin, ingarellano una domenica perfetta facendo doppietta in zona punti con un gran passo per tutto il week end. Quando si dice che l’esperienza non è mai troppa, pensate a loro.

GP Austria pagelle top: Russell 10, la fortuna aiuta gli audaci

Spesso la vittoria arriva quando meno te l’aspetti. E che lui, Russell vincesse in Austria non se l’aspettava nessuno. Un successo piovuto dal cielo ma non per questo meno meritato o guadagnato, a conferma dei progressi Mercedes e di un ragazzone che manca di costanza ma che a velocità ha pochi eguali, basti vedere quanto ha rifilato al compagno di scuderia, 7 volte campione del mondo, Lewis Hamilton, oggi un po’ “intruppato”, voto 5.

F1, prossima gara: continua il tour de force europeo, Gp Silverstone

Non si riposa mai questa F1. Il back to back to back del circus continua il prossimo week end, sempre in Europa. Dopo Spagna e Austria la prossima tappa in calendario del Mondiale 2024 prevede un altro circuito storico, Silverstone col Gran Premio di Gran Bretagna.

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