Dall’alba rossa alla mattina papaya il passo è breve. In 24 ore Shanghai stravolge le pagelle e le levatacce dei tifosi della Ferrari riportando sulla terra Lewis Hamilton e rendendo vana la combattività di Charles Leclerc. Oltre il danno anche la beffa vista la squalifica delle due SF-25 che rende ancora più amara questa trasferta cinese. La McLaren vince e stravince con Oscar Piastri che si prende la scena e manda un bel messaggio a Lando Norris in chiave mondiale. E pure Verstappen pare impotente dinanzi a questo dominio a tinte arancioni.
Questo e molto altro nei nostri personalissimi “top e flop” le nostre pagelle che anche quest’anno ci accompagnano per tutta la stagione, sempre presenti anche a Shanghai. Insomma dalla Cina con furore. C’è di peggio è vero ma anche di molto meglio.
- GP Cina pagelle top: Piastri 10, messagge in a bottle!
- GP Cina pagelle flop: figuraccia Ferrari, 2 (come le squalifiche)
- F1, le pagelle Gran Premio di Cina
- F1, calendario: breve sosta, poi Gp del Giappone
GP Cina pagelle top: Piastri 10, messagge in a bottle!
Primo in qualifica, primo in gara dall’inizio alla fine. Senza un errore, senza una sbavatura. Uno sganassone per chi ha già poca sicurezza in se stesso come Lando Norris. Lo ha battuto senza se e senza ma lanciando la sua candidatura a leader della squadra e per il Mondiale. Per ora la supremazia McLaren (voto 10 e lode) appare schiacciante. Sapranno farsi valere anche al muretto? Lo vedremo
La cronaca e il report del GP di Cina
GP Cina pagelle flop: figuraccia Ferrari, 2 (come le squalifiche)
Dalle stelle alle stalle, dall’altare alla polvere. Sabato una botta di vita con la vittoria nella Sprint. Una illusione alla luce di quanto è successo in gara con le rosse che non andavano nemmeno a spinta. Mai un guizzo, mai un acuto. Nemmeno con le gomme nuove. Risucchiate anche dalla Red Bull. E poi la figura barbina della doppia squalifica. Che poi si fa la figura di quelli che han provato a fare i furbi ma sono stati anche più lenti. Cornuti e mazziati. Serve uno swap ma non quello ordinato a Hamilton per Leclerc. Serve ben altro cambio di passo.
F1, le pagelle Gran Premio di Cina
- Charles Leclerc (Ferrari) 6: resta a galla nel mare dei problemi di Shanghai e stiracchia la sufficienza dopo un inizio di week end difficile. Restituisce la paga presa nella Sprint al suo dirimpettaio di garage con tanto di sorpasso “ordinato” e gli arriva, ancora, come in Australia. Magra consolazione.
- Lewis Hamilton (Ferrari) 5: per mille motivi la vittoria nella Sprint merita il 10 ma il buon Lewis resta lì. In gara praticamente non c’è mai, nemmeno con le gomme nuove. Manca il passo e forse manche anche la monoposto. Luigi non riesce a fare la differenza come al sabato.
- Carlos Sainz (Williams) 4->5: il voto sale di uno alla luce della doppia squalifica Ferrari e di Gasly che lo porta a festeggiare il primo punto con la Williams ma resta il fatto che prende la paga sistematicamente da Albon e che al traguardo era finito 13°. L’ex Ferrari doveva essere il valore aggiunto ma sta faticando maledettamente.
- Lando Norris (McLaren) 6,5: porta a casa il 2° posto e tanti punti per restare in testa al Mondiale piloti. Ma esce un po’ ridimensionato da Shanghai, battuto e strabattuto da Piastri in tutto il week end cinese. Ha preso la paga di brutto. Bravo solo a passare Russell due volte, allo start e dopo il pit, minimo sindacale con quella freccia.
- Max Verstappen (Red Bull) 6: fa quel che può con la Red Bull peggiore degli ultimi anni. Vivacchia in maniera anonima per tutta la gara ma riesce a mettersi dietro le due Ferrari. Questo passa il convento per ora.
- George Russell (Mercedes) 8: due podi su due gare. Una consistenza notevole, in gara e in qualifica. In attesa di poter fare l’acuto.
- Fernando Alonso (Aston Martin) 4: mentre scriviamo è già sull’aereo in direzione casa o forse verso il Giappone. Si lamenta, e forse a ragione della sua macchina ma Stroll è già andato a punti due volte e lui nessuna. Sveglia Nando!
- Alexander Albon (Williams) 7,5: discorso inverso per Sainz, finisce per la seconda volta di fila a punti a differenza del più blasonato compagno. Un metronomo, nessuno come lui gestisce le gomme, la Pirelli dovrebbe prenderlo come testimonial.
- Kimi Antonelli (Mercedes) 6: meno bene rispetto all’Australia, complice anche un danno al fondo che ha beccato proprio la bandella persa al via da Leclerc. La sfortunato al via di Andrea si trasforma in fortuna quando beneficia del flop delle due rosse e si prende altri punti buoni per la crescita.
- Esteban Ocon (Haas) 9: settimo, anzi no addirittura 5° con la Haas, capace di mettersi dietro anche una Mercedes, un grande capolavoro. E complimenti anche alla sua “ingegnera” di pista Miller.
- Oliver Bearman (Haas) 8: una gara all’attacco, sempre giocando in undercut e poi una grande capacità di sofferenza ripagata con la zona punti, ancor di più dopo la squalifica dei ferraristi. Dopo aver visto tanta ghiaia e qualche critica in Australia, ecco il vero Ollie. Ci piace.
- Liam Lawson (Red Bull) 2: a meno che in Red Bull non abbiano soldi per fare solo una monoposto, a Verstappen, e a lui riservino una F2 comprata su Temu, non si spiega come possa andare così lento. E Sergio Perez dal Messico se la ride della grossa.
- Yuki Tsunoda (Racing Bulls) 4: effetto Red Bull su di lui, come si è cominciato a parlare di uno swap di sedili ecco la controprestazione in Cina rispetto all’Australia.
F1, calendario: breve sosta, poi Gp del Giappone
Dall’Oriente all’Oriente. Il calendario del Mondiale 2025 di F1 dopo il week end di Shanghai con la prima Sprint della stagione, prevede ora una settimana di sosta prima di tornare in pista. Restando però nei paraggi, si fa per dire. Il 4-6 aprile infatti si va a Suzuka per il Gran Premio del Giappne che ci costringerà a una nuova levataccia, la terza su tre appuntamenti.