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F1, pagelle GP Giappone: Leclerc ci ha provato, Sainz torna sulla terra. Verstappen unica stella Red Bull

Voti, pagelle, top e flop in salsa made in Japan dal Gran Premio del Giappone tappa del Mondiale di F1 che ha visto il ritorno da dominatore di Verstappen e il titolo costruttori alla Red Bull. La Ferrari torna sulla terra

Pubblicato:

Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Non c’è crisi, non c’è direttiva che tenga quando hai Max Verstappen in macchina. Ne sa qualcosa la Red Bull che risorge all’istante e brinda al suo 6° Mondiale Costruttori grazie al “ritorno del re”. Solito assolo, dopo la parentesi scialba di Singapore, per l’olandese volante a cui fa da contraltare una nuova pessima prestazione di Sergio Perez, unica nota stonata in questo dominio anglo-austriaco.

La Ferrari torna sulla terra dopo i bagordi di Singapore. Suzuka ha “normalizzato” i valori in campo e le prestazioni della rossa, veloce ma non velocissima, bene ma non benissimo, Leclerc e Sainz fuori dal podio battuti da una più costante McLaren che si candida a seconda forza di fine stagione. Il solito menù ricco che ritroveremo tra i “top e flop” della domenica made in Japan impressi anche sulle nostre pagelle “all you can eat”.

F1, pagelle Gran Premio di Giappone

  • Max Verstappen (Red Bull) 10: il “Ritorno del Re” come nella saga del Signore degli Anelli. Un po’ Aaragon, un po’ Legolas, un po’ Gandalf, un po’ Gimli quando si mette a tirare a testa bassa nella sua Red Bull portata al trionfo come solo lui, e in questo momento, unico, sa fare. Il valore delle sue vittorie non si misure in base ai risultati ma allo scompenso con il suo compagno, Perez anche oggi desaparecido.
  • Carlos Sainz (Ferrari) 5: come i 5mila chilometri di distanza tra Singapore e il Giappone. Lo spagnolo li avverte tutti e il suo “swap” di prestazioni lo dimostra. Il sorpasso a Russell unico guizzo in un week end “normale” in antitesi con quello della scorsa settimana a Marina Bay. Ma come si dice, “meglio un giorno da leoni…che 100 da Perez…”
  • George Russell (Mercedes) 5: corre, si arrangia, fa a sportellate col compagno, litiga col muretto, ancora una volta fa da cavia per l’azzardo di strategia e alla fine, beh, raccoglie davvero poco. Da 7° a 7° con le ali tarpate.
  • Charles Leclerc (Ferrari) 6: onore al monegasco che ci ha provato al netto dell’impossibilità di riuscirci. Non deve essere facile fare 53 giri guardando il retrotreno delle McLaren consapevoli di non avere il passo per andare a prendere loro e il podio. Ha scelto il gp sbagliato per stare davanti a Sainz…

  • Lando Norris (McLaren) 8: prende il massimo che la corsa può offrire, il 2° posto è briciola più che pregiate che Verstappen lascia in dote alle sue spalle. Battaglia solo col team per riavere subito e presto la posizione su Piastri dopo lo swap al pit stop, per il resto martella come pochi, pure lui consapevole di non poter fare meglio.
  • Lewis Hamilton (Mercedes) 6,5: a volte sembra andare in difficoltà davanti all’irruenza dei suoi colleghi più giovani, poi la sua costanza, il manico, l’esperienza nella gestione gomme, fanno sempre la differenza e magicamente si ritrova davanti sia a Russell che a Sainz, il massimo che potesse fare oggi.
  • Sergio Perez (Red Bull) 0! si scrive “zero”, si legge disastro. Ne ha combinate una più di Bertoldo. Una mina vagante in pista che ha collezionato più sportellate e sanzioni nei primi dieci giri che vittorie in stagione. Il team lo ritira per disperazione, farà lo stesso col sedile?
  • Fernando Alonso 5,5: fa quello che può con quello che ha, più della sua gara divertono sempre i team radio “mi avete mandato in mezzo ai leoni” riferito al post primo pist stop. Anche qui la misura delle sue prestazioni la si ha nel confronto con Stroll. L’Aston Martin è in crisi, Nando tira fuori il meglio e fa ancora punti, pochi rispetto a inizio stagione.
  • Yuki Tsunoda (AlphaTauri) 5: era tanto il sogno dei giapponesi dopo le qualifiche che lui ha schiacciato un pisolino in partenza risvegliandosi nel marasma del centro gruppo da cui non è più uscito finendo anche dietro il compagno rookie Lawson (6).
  • Logan Sargeant (Williams) 3: fratello yankee se continui a sbattere ogni 3×2 sarà davvero difficile restare in griglia nel 2024, oramai il lungo di Logan non è più quotato alle scommesse… Non pago poi decide di “speronare” Bottas, così, come se nulla fosse, una più, una meno.
  • Valtteri Bottas (Alfa Romeo) sv: paga con gli interessi il punticino strappato a Monza, domenica da dimenticare per il povero finlandese sbatacchiato a destra e sinistra nei primi giri. Era meglio stare a casa…

GP Giappone pagelle: il top dei top, Red Bull campione assoluta

La migliore risposta alle critiche e alle presunte illazioni dopo Singapore. Il team si conferma campione in un Mondiale dominato a parte la parentesi di Singapore. Vince nonostante, un po’ per scelta un po’ per contingenza si ritrovi da tempo a giocare con una sola punta, ma che punta, Max Verstappen. Perez non pervenuto ma non è la prima volta. Intanto, auguri e complimenti per quest’ennesima vittoria che non rischia di essere l’ultima.

GP Giappone pagelle: il flop dei flop, Perez

L’altra faccia del trionfo Red Bull, il rovescio della medaglia a tratti anche inconcepibile per i modi e per i tempi. Perez sbarella di brutto, già in qualifica, lontano dalla pole del compagno, poi sbaglia tutto quello che c’era da sbagliare e lo fa non in una gara di 53 giri ma in appena dieci tornate, pensando forse di essere all’autoscontro del parco di Suzuka vicino la ruota panoramica. Ed invece colleziona infrazioni come fossero francobolli, una pure che lo costringe a rimettersi casco e tuta per evitare di scontarla in Qatar.

F1, prossima gara: Gp Qatar, si corre a Losail

Dopo il back to back Singapore-Giappone, la Formula 1 prende un attimo di respiro, si concede una settimana di apparente sosta per spostare il baraccone a Losail dove tra due settimane si correrà il Gran Premio del Qatar. Si torna in Medio Oriente quindi, quarta gara in calendario dopo i Gran Premi di Bahrein, Abu Dhabi e Sakhir, che torna dopo che lo scorso anno non si corse. Unica gara disputata nel 2021 con la vittoria di Hamilton

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