Sicuramente non il modo migliore di approcciare il Gran Premio di Spagna di F1 per Max Verstappen. Grosso spavento per il 3 volte campione del mondo per il brutto incidente che ha visto protagonista il padre Jos Verstappen in una gara di rally in Belgio. L’olandese ex pilota di Formula 1 ha perso il controllo della sua vettura e si è schiantato a forte velocità finendo fuori strada. Per fortuna nessuna grave conseguenza per lui uscito illeso dal botto al pari del suo navigatore Renaud Jamoul.
- Rally: brutto incidente per Jos Verstappen, Max in ansia
- Guarda il video dell'incidente di Jos Verstappen nel rally in Belgio
- Chi è "stato" Jos Verstappen: la carriera in F1, Schumacher e l'incendio di Hockenheim '94
Rally: brutto incidente per Jos Verstappen, Max in ansia
Incidente senza conseguenze per Jos Verstappen, papà del campione in carica di F1, durante l”Ardeca Ypres Rally’ in corso in Belgio. Nel corso della nona prova speciale l’ex pilota di F1, che ha corso tra gli altri con Benetton (insieme a Michael Schumacher) e in Minardi, è andato a sbattere a forte velocità contro un albero. Danneggiata la sua Skoda Fabia, ma nessun problema per lui e il navigatore Renaud.
Guarda il video dell’incidente di Jos Verstappen nel rally in Belgio
Nel corso della speciale numero 9, la Kemmelberg 1 da 13.72 chilometri, Verstappen è uscito di strada mentre affrontava una curva a destra, andando ad impattare ad esterno curva con degli alberi e carambolando al centro della strada con ingenti danni alla Skoda Fabia. Nel post Instagram nella prima immagine c’è la macchina distrutta di Jos Verstappen, “scrollando” si può vedere il video dell’incidente del papà di Jos. L’evento, valido per il campionato nazionale belga di rally, è stato vinto da Stephane Lefebvre su Hyundai i20 Rally2.
Chi è “stato” Jos Verstappen: la carriera in F1, Schumacher e l’incendio di Hockenheim ’94
Forse i geni del fenomeno gli ha incubati, erano latenti, e li ha passati tutti al figlio Max. Classe 1972 Jos Verstappen è stato un pilota di F1 nel decennio a cavallo tra gli anni ’90 e 2000. Nel ’94 entro in Benetton come terzo pilota e collaudatore. Si alternò col pilota titolare J. J. Letho fino a prenderne il posto. Ma si sa essere compagni di squadra di Michael Schumacher non era semplice. Nonostante il buon talento Jos faticava a guidare una monoposto cucita sullo stile di guida di Schumi.
Non riuscì ad andare oltre qualche piazzamento. Poi ci fu l’episodio iconico del rogo ai box durante il pit stop del Gran Premio di Germania ad Hockenheim con la sua Benetton avvolta dalle fiamme per una fuoriuscita di benzina, all’epoca c’erano ancora i rifornimenti. Se la cavò con qualche ustione ma tornò più forte conquistando due podi, primi e unici della sua carriera in F1, in Belgio e Ungheria.
Flavio Briatore gli preferì per il ’95, Johnny Herbert e per Jos Verstappen cominciò un pellegrinaggio nelle varie scuderie e team minori: Simtek, Footwork, Tyrrel, Stewart, poi il ritorno dopo un anno, nel 2000, con Arrows infine anche un’esperienza con Minardi collezionando sporadici piazzamenti a punti (all’epoca solo per i primi 6) e senza salire mai più sul podio.
Dal 2004 ha continuato a correre in altre categorie dedicandosi alla crescita del figlio Max. Nel 2010 ha tentato un ritorno in Formula 1 proponendo la sua esperienza ai team debuttanti ma i 7 anni di lontananza dalla massima serie non gli consentirono di trovare un sedile come titolare e neanche come collaudatore.
F1, GP di Spagna: la guida con gli orari e la programmazione tv