Debutta a Silverstone, non senza qualche perplessità, il nuovissimo format della Formula 1. Il weekend del Gran Premio di Gran Bretagna è un vero e proprio esperimento di Liberty Media, ansiosa di capire il parere di tifosi e addetti ai lavori sulla nuova formula ideata per aumentare la spettacolarità del circus.
Saranno tre giorni che segneranno la storia della Formula 1: si comincia venerdì con un unico turno di prove libere alle 15.30. Nell’anomalo orario delle 19 sono invece in programma le Qualifiche con il formato degli ultimi anni (Q1, Q2 e Q3). Le prove ufficiali decideranno così la griglia di partenza per le attesissime Sprint Race.
Sabato alle 13 si terrà un secondo turno di prove libere, e alle 17.30 via alle Sprint Race (o Sprint Qualifying): una gara di 100 km e 17 giri che durerà circa venticinque minuti.
Non ci saranno soste ai box, e i piloti saranno liberi di scegliere con quale mescola di gomme partire e senza limiti di consumo di carburante. Verranno assegnati anche dei punti, 3 al primo, 2 al secondo e 1 al terzo, e il risultato varrà come griglia di partenza della gara della domenica, che scatterà alle più classiche ore 16.
Non mancano i contrari, tra questi c’è l’ex patron Bernie Ecclestone: “La gente potrà dire: ‘Tizio ha 70 pole position’, ma in questo modo la pole perde di significato. Non mi piace tutto questo. Nel momento in cui si inizia a giocare con questo tipo di cose, si cancella la storia. E questa non è mai una buona cosa. Non credo che funzionerà e non credo che le vedremo ancora. Per me è un’inutile confusione immotivata. Le qualifiche sono sempre state una parte interessante del weekend, mentre ora vedremo solamente un’altra gara”.
Fondamentale sarà il parere del pubblico e l’audience tv sui tre giorni. Il format si ripeterà anche a Monza e probabilmente a Interlagos.