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F1, Verstappen pronto al ritiro: piloti in guerra contro le sanzioni di Ben Sulayem, il post sibillino Red Bull

Il nuovo giro di vite della FIA voluto dal presidente Ben Sulayem sui comportamenti e contro le parolacce ha fatto infuriare i piloti di F1 e Max Verstappen esasperato pensa a un gesto estremo, il ritiro

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Formula caos qui per servirvi. Come ogni anno la F1 non si fa mancare il “caso” da mettere in vetrina per rendere meno monotono l’avvicinamento all’inizio della stagione. Come se non bastasse l’happening per l’esordio di Lewis Hamilton con la Ferrari, ecco che arriva dapprima il giro di vite della FIA sul linguaggio tenuto dai piloti in conferenza e non solo, fortemente voluto dal presidente Ben Sulayem. A cui segue, seguirà, senza dubbio il braccio di ferro con i piloti. E c’è già chi ipotizza qualche azione dimostrativa. Capopopolo potrebbe essere quel Max Verstappen che per primo sul finire del 2024 è stato punito da una sanzione del genere e che potrebbe davvero voltare le spalle al circus.

Pugno duro FIA sul linguaggio: cosa rischiano i piloti “volgari”

La FIA ha deciso di inasprire le sanzioni per il linguaggio dei piloti. Niente più parolacce. Altrimenti pene molto alte, non solo multe economiche ma vere e proprie squalifiche che potrebbero influire sulle gare e sul campionato del mondo. Questo in sostanza il giro di vite voluto dal sempre più presidentissimo Ben Sulayem che continua a portare avanti la sua politica decisa, a tratti intransigente.

In una nota la Fia ha definito i criteri di “cattiva condotta” per un affiliato confermando “l’uso generale di un linguaggio (scritto o verbale), di gesti e/o segni offensivi, ingiuriosi, grossolani, maleducati o abusivi e che potrebbero ragionevolmente essere considerati o percepiti come grossolani o maleducati o come causa di offesa, umiliazione o inappropriati” a cui si aggiungono le “aggressioni (gomitate, calci, pugni, colpi, ecc.)” e “l’istigazione a commettere uno dei suddetti atti”.

Tolleranza zero contro i piloti

La FIA in sostanza non permetterà, tanto per cominciare, ai piloti di squalificare la stessa federazione. E le infrazioni saranno sempre punite: la prima, con 40mila euro. Nella seconda, 80mila e un mese di sospensione. Il terzo sarà il massimo e arriverà a 120mila, il mese della sospensione vera e propria e della perdita di punti nel Mondiale.

L’asticella delle squalifiche resta alta anche sul linguaggio volgare. Dopo i precedenti di Verstappen a Singapore ma anche Leclerc in Brasile lo scorso anno, già sanzionati, il linguaggio sopra le righe non sarà più tollerato. Ciò include parole e segnali offensivi, maleducati, scortesi e ingiuriosi. La FIA non consentirà proteste contro le decisioni degli steward. Né verso i rivali.

Braccio di ferro piloti-Ben Sulayem: Verstappen pronto al ritiro

La decisione da parte della FIA, questa politica per molti a tratti intransigente, dispotica, quasi tirannica da parte del suo presidente Ben Sulayem non è assolutamente gradita ai piloti. In particolare a Max Verstappen. Già lo scorso anno dopo gli episodi di Verstappen e Leclerc, a fine stagione c’era stata una presa di posizione da parte della GPDA (l’associazione che riunisce i piloti di F1) che in una nota sottolinea la distinzione tra la parolaccia come insulto e quella casuale su questione impersonali come un errore o il maltempo ed inoltre i piloti inviavano un’invettiva a Ben Sulayem

“Esortiamo il presidente della Fia a considerare anche il suo tono e il suo linguaggio quando si rivolge ai nostri piloti membri, sia in un forum pubblico che in altro modo. Inoltre, i nostri membri sono adulti. Non hanno bisogno di ricevere istruzioni attraverso i media su questioni così banali come l’uso di gioielli o di mutande”.

Secondo quanto riportato dal giornalista olandese del De Telegraaf, Erik van Haren, i piloti potrebbero inscenare sin da subito qualche forma di protesta come ad esempio uno “sciopero della parola”, rispondendo a monosillabi a ogni domanda che verrà loro posta nel corso delle conferenze stampa ufficiali della FIA ma non solo.

Ma c’è di più. Il giornalista olandese che lo conosce bene racconta di un Max Verstappen sempre più esasperato di questa F1, in particolare di questa FIA e del suo presidente. Addirittura il 4 volte campione del mondo potrebbe pensare a un’azione forte, il ritiro, lanciando così un segnale fortissimo a Ben Sulayem che – riporta la BBC – avrebbe agito da solo sul fronte delle sopracitate modifiche, in contrapposizione con diversi volti della Federazione Internazionale.

I precedenti di Verstappen a Singapore e Leclerc in Brasile

Non a caso, come detto in incipit, è stato proprio Max Verstappen il primo pilota sanzionato per una parolaccia. L’olandese è stato punito per una parola di troppo che gli è scappata durante la conferenza stampa ufficiale del giovedì prima del GP di Singapore dove ha apostrofato la sua Red Bull guidata a Baku in maniera colorita “fo***ta macchina”. Max a fine anno, finito il Mondiale vinto per la quarta volta ha scontato la sua pena visitando una comunità in Ruanda accompagnato proprio dal presidente Sulayem.

Fonte:

Il quattro volte campione del mondo di F1 ha scontato la sanzione inflittagli dalla Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA) per aver utilizzato un termine ingiurioso durante la conferenza stampa ufficiale del Gran Premio di Singapore dello scorso settembre.

Il secondo caso si è verificato qualche settimana dopo. E ha colpito Charles Leclerc. Il pilota della Ferrari, durante la conferenza prima del GP del Brasile, commentando l’uscita di pista con tanto di salvataggio nel finale della gara precedente in Messico aveva detto una parolaccia simile “ca**o” e lui stesso aveva subito chiesto scusa: “Non voglio fare la fine di Max…” cosa che però non gli aveva evitato un’ammenda di 10mila euro.

Il post sibillino della Red Bull: “Se parliamo…”

Intanto delle prese di posizioni ufficiali, da parte dei piloti ma non solo, arrivano le prime reazioni semiufficiali. Da sempre molto attiva sui social, la Red Bull ha pubblicato un post sibillino sulla piattaforma Threads dove campeggia una foto di Max Verstappen circondato da microfoni durante un’intervista con i media, la frase che accompagna l’immagine è “se parliamo…” seguita dall’emoticon con il dito davanti alla bocca a mo’ di richiesta di silenzio. Come direbbe il personaggio di Corrado Nuzzo in coppia con Maria di Biase in un famoso sketch: “Cosa avrà voluto dire?”

Fonte:

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