Fabio Capello, in qualità di opinionista di Sky Sport, ha deciso di rompere un tabù indicando in modo palese le sue personali perplessità sull’operato dei fischietti nostrani, dopo quanto visto sul campo in Champions League. Frasi assai dirette che, come di consueto, non sono cadute nel dimenticatoio.
L’attacco agli arbitri di Capello
“C’è stata una cosa bella stasera: l’arbitro ha ammonito poco in Manchester City-Atletico Madrid. L’arbitro ha lasciato giocare e correre. Torno su un discorso già vecchio: arbitri italiani, imparate”, ha commentato l’ex allenatore di Juve, Real e Roma dopo le prime due partite dei quarti di finale di Champions League.
Il riferimento dell’ex allenatore, con frecciatina agli arbitri italiani, è alle ammonizioni e alle poche interruzioni di gioco nella sfida di Manchester tra il City e l’Atletico Madrid di Simeone.
Grealish, l’astro nascente
L’ex ct dell’Inghilterra e della Russia ha anche trovato lo spazio per elogiare l’astro nascente Grealish: “Guardiola è convinto che diventerà un grande nel Manchester City”. Poi, Capello ha aggiunto: “In Champions League è inutile parlare di tattica, la cosa importante è la qualità dei giocatori”.
Un concetto che, nei suoi interventi, tende sempre a ripetere e ad avallare con un’analisi che si concentra spesso sulle individualità e le caratteristiche tecniche dei singoli, le modalità di inserimento e i guizzi.
Il gioco verticale: chiave vincente
Altro tema caro all’ex tecnico, che si è concentrato sul gioco verticale che ha risolto – nella sua lettura – la partita:
“Meno male che è entrato Foden che con due palloni in verticale, fra cui l’assist a De Bruyne per il gol decisivo, ha risolto la gara. Questa è la dimostrazione che il possesso palla orizzontale contro squadre che si difendono bene e compatte come l’Atletico Madrid non serve a nulla. – ha sottolineato Capello -. Foden è un giocatore che ha la visione di gioco molto elevata, è stato l’unico a saltare l’uomo o andare sul fondo. Gli altri invece giocavano palla orizzontale senza mai concludere nulla. La qualità a questi livelli fa la differenza”.
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