Il presidente della Ferrari John Elkann ha inviato una lettera agli azionisti segnalando che la Gestione Sportiva sta attraversando un periodo non del tutto roseo, fissando l’obiettivo di portare a Maranello un titolo piloti ed uno costruttori entro il 2026, ribadendo quanto detto a Monza lo scorso anno.
- Ferrari, Vasseur: "Il potenziale della SF-23 deve ancora uscire"
- Ferrari, Alesi: "A Vasseur serve tempo"
- Ferrari, De La Rosa: "Puntare sugli stranieri"
Ferrari, Vasseur: “Il potenziale della SF-23 deve ancora uscire”
Il 2023 viene visto dai vertici Ferrari come un anno di transizione e solo dopo metà stagione si potrà sapere quale sarà il reale potenziale della vettura, per poi concentrarsi sullo sviluppo di una vettura competitiva per i primi posti nella stagione 2024. In merito interviene Jean Alesi, storico pilota del Cavallino, il quale dà fiducia a Vasseur allontanando le voci di un avvicendamento con Newey: “Non è più come in passato, anche se arrivasse in Ferrari a causa delle clausole presenti nei contratti non si vedrebbe all’opera la prima Ferrari in Newey prima del 2025“, le parole di Alesi ad Eurosport Francia.
Ferrari, Alesi: “A Vasseur serve tempo”
Per Alesi, a Vasseur deve essere data fiducia al fine di sviluppare un percorso a lungo termine: “Frederic Vasseur è la persona giusta al posto giusto. Affidabilità, prestazione e stabilità sono gli obbiettivi da centrare, può anche scegliere lui quale sia l’ordine di priorità, ma è quello che serve alla Ferrari. Gerarchie tra i piloti? Non ha alcun senso in questo momento anche perché eleggere ad esempio Charles Leclerc prima guida non avrebbe alcun riflesso sulle prestazioni della vettura”.
Ferrari, De La Rosa: “Puntare sugli stranieri”
Per quanto riguarda il gruppo che lavora nel reparto corse del Cavallino, Pedro De La Rosa ha suggerito come poter migliorare il gap con la Red Bull: “C’è molta pressione da parte della stampa, che aumenta nel momento in cui non hai ottenuto un buon risultato in quel weekend. Già alla domenica alle 16:00 sai già bene che tipo di settimana ti attenderà. Uno dei motivi per cui gli stranieri fanno bene in Ferrari è perché non sono così influenzati dalla stampa italiana, soprattutto perché non la capiscono. Un conto sono gli stranieri, ma gli ingegneri italiani, i meccanici e tutto il personale sentono particolarmente la pressione. Non si tratta solamente della lingua, ma del significato profondo della Ferrari”.