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Ferrari irritata: la benzina fredda della Red Bull fa discutere in F1

Forti perplessità sulla condotta della scuderia austriaca per portare la benzina alla giusta temperatura al via del GP di Spagna. Il Cavallino pronto a farsi sentire dalla federazione.

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Nella Formula 1 moderna, ci si gioca la vittoria anche nei box. Ogni stratagemma è utile per “rubare” qualche millesimo agli avversari e sfrecciare per primi sul traguardo. Migliorare le prestazioni è l’obiettivo di ogni quotidiano, lo sa bene la Red Bull, ora sotto i riflettori per il caso della benzina fredda.

F1, il caso benzina fredda del Montmelò

Al GP di Spagna, vinto da Max Verstappen (complice anche il clamoroso ritiro di Charles Leclerc), è accaduto di tutto. Tra i tanti episodi degni di nota, c’è sicuramente da evidenziare quello che è ormai noto come il caso della benzina fredda della Red Bull.

Come da ultime indicazioni della Fia, le varie monoposto si sarebbero dovute presentare alla griglia di partenza con una temperatura della benzina pari massimo a 25 gradi (-10 rispetto alla temperatura ambiente verificata dalla Fia). Tutte le scuderie hanno eseguito l’ordine della federazione ma la Red Bull l’ha fatto in maniera originale, ovvero riscaldando la benzina a pochi minuti dal via del GP con l’uso anche dei motori. Questo perché era stato inserito nei serbatoi delle due RB18 del carburante che, al momento dell’inizio delle procedure di preparazione al via del GP, era ancora eccessivamente freddo e, quindi, non regolamentare.

La preoccupazione della Ferrari e la risposta della Fia

All’uscita dei propri box, le Red Bull avevano risolto il problema, portando la temperatura del carburante nei livelli consentiti dal regolamento ma la Ferrari è rimasta decisamente indispettita dalla modalità con cui la scuderia austriaca ha “lavorato” per avere una benzina conforme.

“Non so che cosa sia successo nel garage Red Bull non posso che fidarmi dei controlli della federazione”, le parole di Mattia Binotto. Secondo il Team Principal della Ferrari ha evidenziato anche come l’utilizzo del motore per riscaldare la benzina non sia una soluzione accettabile. In realtà, a livello di norme attuali, non ci sarebbe una risposta chiara alla domanda se sia lecito o meno usare il motore per portare il carburante alla temperatura richiesta per gareggiare.

Red Bull, tutto per evitare guai in pista

In effetti, la decisione della Red Bull d’intervenire a pochi minuti dal via del GP di Spagna è stata necessaria per evitare problemi tecnici alle proprie monoposto. Come già accaduto nel recente passato, le monoposto guidate da Max Verstappen e Sergio Perez soffrono di vapor lock (evaporazione della benzina per l’eccessivo surriscaldamento con problemi a pompa e serbatoio). Il raffreddamento della benzina per più tempo possibile è un modo per non dover affrontare guai più seri. Da capire ora cosa accadrà. Il precedente ora c’è e in tanti attendono una presa di posizione da parte della federazione, in particolare la Ferrari che è in piena lotta con la Red Bull per il Mondiale, sia piloti che costruttori. Come detto, la vittoria in F1 passa anche, se non soprattutto, dal lavoro ai box.

Ferrari irritata: la benzina fredda della Red Bull fa discutere in F1 Fonte: Getty Images

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