Veleni su veleni e aria di rivoluzione in casa Ferrari. Le ultime indiscrezioni che aleggiano su Maranello, vedono altri possibili addii all’orizzonte dal team di F1. Quelli che hanno già “tolto il disturbo” sono stati, infatti, Gino Rosato e Jonathan Giacobazzi (esterni al reparto prettamente tecnico) e David Sanchez, capo degli aerodinamici, quest’ultimo l’addio certamente più pesante.
- F1, Ferrari: altre due figure del team pronte a lasciare?
- Ferrari, Vasseur: "Persone legate a Binotto vogliono andarsene e a me non dispiace"
- Vasseur: "Critiche alla Ferrari ingiustificate"
F1, Ferrari: altre due figure del team pronte a lasciare?
Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, infatti, sarebbero sul piedi di partenza anche altre due figure importanti come Enrico Cardile – responsabile del telaio – e il direttore sportivo Laurent Mekies. Una situazione che fotografa ulteriormente il clima teso che da giorni, dopo cioè la controversa prova nel primo Gran Premio stagionale in Bahrain, caratterizza la “casa” del Cavallino Rampante.
Ferrari, Vasseur: “Persone legate a Binotto vogliono andarsene e a me non dispiace”
A cercare di spiegare e districarsi in condizioni di incertezza, il team principal della Ferrari Frédéric Vasseur. E lo ha fatto in un’intervista rilasciata ad Auto Hebdo, facendo peraltro presupporre un’autentica diaspora dall’attuale team del Cavallino Rampante:
“È inevitabile quello che sta accadendo. Ci sono persone che erano molto vicine a Mattia Binotto e che preferiscono andar via. A me non dispiace. E ci sono altri che, probabilmente, hanno temuto per il loro futuro”.
Vasseur: “Critiche alla Ferrari ingiustificate”
Vasseur ha quindi sottolineato, tornando sulle polemiche che stanno coinvolgendo la Rossa di Maranello:
“Non comprendo perché la squadra sia diventata un bersaglio dopo una sola gara di questo Mondiale. Nella correlazione dei dati tra la simulazione e la pista siamo sulla strada giusta. Personalmente, ho chiesto a tutti di restare concentrati sulle prestazioni e di trovare soluzioni ai problemi di affidabilità, perché il campionato è lunghissimo. Il Bahrain ovviamente è stato negativo per certi versi, ma anche positivo per altri e non dobbiamo demordere”.