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Ferrari, sogni in fumo: Leclerc punge ancora, Binotto spiega la crisi

Il doppio ritiro in Azerbaijan ridimensiona le speranze di Maranello di lottare per i titoli piloti e costruttori già nel 2022: il monegasco è furente, il team principal non demorde e dà la propria interpretazione del crollo di affidabilità.

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Un altro sabato da leoni. E un’altra domenica a leccarsi le ferite. In casa Ferrari il Mondiale 2022 si sta trasformando da sogno accarezzato nei primi GP della stagione in un’amara chimera a causa delle contro prestazioni tra Montmelò, Montecarlo e Baku.

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In Azerbaijan si è assistito al remake di quanto successo in Catalogna, con Charles Leclerc appiedato dalla fumata della power unit mentre era al comando. Difficile da digerire per il monegasco, che in mezzo ha dovuto ingoiare anche l’amarissimo boccone dell’errore di strategia ai box nella gestione dei pit stop nel GP di casa per Charles, a Montecarlo.

Fatto sta che il bilancio delle ultime tre gare è schiacciante: 65 punti per Verstappen, frutto di due vittorie e un terzo posto, 51 per Perez e appena 12 per Leclerc, al quale non è bastata la quarta pole position consecutiva. Del resto, al sabato i punti si assegnano solo nelle Sprint Race e la velocità sul giro secco è relativa se poi in gara a tradire sono il motore o le scelte del muretto.

Doppio ritiro a Baku, Binotto fa chiarezza: “L’incremento delle prestazioni ha compromesso l’affidabilità”

Intervistato a fine gara da ‘Sky Sport’ il team principal della Rossa Mattia Binotto non ha potuto mascherare la delusione, dando però una spiegazione piuttosto chiara dei problemi di affidabilità delle Ferrari, nel giorno in cui anche Sainz è stato costretto al ritiro da un guasto all’impianto idraulico: “I due ritiri ci penalizzano, non scopriamo oggi che l’affidabilità è importante – ha detto Binotto – Comunque non ci eravamo esaltati ad inizio stagione e non ci abbattiamo adesso. L’incremento di prestazione della power unit è stato enorme dall’anno scorso e lo stiamo pagando con l’affidabilità che non è ancora al 100%. Quattro ritiri su sei motorizzati Ferrari? I casi vanno visti uno a uno. I problemi avuti oggi non sono tutti di power unit, l’affidabilità è a 360°, non è solo motore, ma la vettura nell’insieme. Siamo in grado di migliorare”.

F1, Leclerc punge ancora la Ferrari: “I problemi ci sono e non vanno ignorati”

Insomma, il passaggio dalla pessima stagione 2021 al ritorno alla lotta per il Mondiale richiedeva un prezzo da pagare, così a Maranello ci si consola con la strategia box, che a Baku sembrava essere stata azzeccata, e sulla velocità di punta guadagnata su un circuito sulla carta più favorevole alla Red Bull, ma dove Leclerc ha a lungo resistito a Verstappen.

Charles, però, che ha parlato prima di Binotto, ha faticato a mascherare la propria delusione, pur contenendo la rabbia rispetto allo sfogo di Montecarlo, complice anche una partenza non brillante con sorpasso annesso di Perez che ha complicato da subito al domenica della Ferrari: “L’affidabilità è un problema. Non trovo le parole giuste, fa male in prospettiva mondiale. Non possiamo ignorare i problemi che ci sono, anche oggi abbiamo perso 25 punti potenziali ed è difficile da digerire e da commentare”.

Ferrari, sogni in fumo: Leclerc punge ancora, Binotto spiega la crisi Fonte: Getty Images

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