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FIGC, Gravina: novità su iscrizioni e riforma campionati, dura risposta ad accuse Svezia su Castel di Sangro

Il presidente della FIGC Gravina illustra le decisioni del Consiglio relative a iscrizioni, agenti e riforme: legali al lavoro su Mancini, clamorosa la replica alle svedesi.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Si è tenuta a Roma un’importante riunione del Consiglio FIGC che ha preso in esame alcuni argomenti spinosi, dalle iscrizioni ai campionati alla riforma degli stessi, dal nuovo regolamento agenti alla possibilità di muovere un’azione legale contro Roberto Mancini per le improvvise dimissioni dalla carica di Ct della Nazionale. Il presidente federale Gabriele Gravina ne ha approfittato per replicare pubblicamente – e duramente – alle critiche della nazionale svedese di calcio femminile per la scelta di Castel di Sangro come sede dell’incontro di Nations League contro le azzurre.

Campionati, anticipati i termini per le iscrizioni

La prima novità approvata dal Consiglio è l’anticipo al 10 giugno del termine per le iscrizioni ai campionati. I calendari dell’ultima Serie B, varati con le X e le Y al posto delle squadre, hanno rappresentato un pessimo ritorno d’immagine per tutto il calcio italiano. Così Gravina:

“Vogliamo anticipare al 10 giugno il termine ultimo per poter definire conclusa ogni operazione di verifica di ammissione ai campionati, quindi entro il 31 maggio bisognerà adempiere a una serie di attività che prima erano previste a fine giugno. In sostanza guadagniamo un mese per evitare di mettere le x e le y nei calendari dei campionati“.

FIGC, le questioni del nuovo Regolamento Agenti

Quindi sulla necessità di apportare cambiamenti significativi al Regolamento Agenti, come prescritto dalla FIFA:

“Serve un principio di uniformità a livello internazionale, tutte le federazioni devono essere messe nelle stesse condizioni – ha spiegato Gravina – C’è il massimo rispetto per la richiesta della FIFA di adeguare il nostro regolamento agenti ai loro principi fondamentali entro il 30 settembre, ma c’è il doveroso rispetto anche per le componenti che hanno chiesto di poter fare le loro osservazioni. Ci sono degli agenti che operano in maniera assolutamente corretta, alcuni di loro partecipano al nostro tavolo tecnico di lavoro e abbiamo avviato un confronto aperto”.

Gravina e la riforma dei campionati nazionali

Da tempo si invocano cambiamenti ai format dei campionati (riduzione squadre in Serie A, taglio di gironi in C e in D) ma Gravina declina ogni responsabilità da parte della Federazione, che sta lavorando all’approvazione del nuovo Manuale delle Licenze Nazionali:

“Io ho la responsabilità di stimolare il più possibile il confronto tra tutte le componenti e di fare sintesi ma ho soprattutto la responsabilità di mettere in sicurezza il sistema, creando i presupposti per un calcio solvibile, stabile e sostenibile. Troppo spesso la responsabilità delle mancate riforme viene attribuita al presidente della Federazione, nulla di più falso perché c’è una libera autonomia e responsabilità in capo alle singole componenti. È sufficiente che il 2,6% del peso politico delle componenti non sia d’accordo per non fare la riforma”.

Causa a Mancini, legali della FIGC al lavoro

Confermate, inoltre, le indiscrezioni delle ultime ore relative alla possibilità che la FIGC citi in giudizio Roberto Mancini per inadempienza. Come si legge sul sito web della Federazione, infatti, “Gravina ha relazionato i consiglieri sulle dimissioni dell’ex Ct della Nazionale Roberto Mancini e sugli obblighi contrattuali da esse derivanti. Il Consiglio ha quindi deciso di affidare a un esperto legale l’incarico di approfondire l’esistenza delle condizioni per un’eventuale richiesta di risarcimento danni“.

Italia-Svezia a Castel di Sangro, Gravina durissimo

Infine una risposta più che pepata alle critiche delle giocatrici della nazionale svedese sulla scelta di Castel di Sangro come sede del match con l’Italia. Asllani, addirittura, aveva dichiarato di aver visto più animali che persone:

“Credo che la calciatrice Asllani non sia stata educata. Castel di Sangro, sede di numerose gare delle nostre Nazionali, maschili e femminili nonché sede di ritiri di squadre di Serie A e centro federale della FIGC e della FITP, meritava maggiore rispetto, così come tutta la comunità locale e tutti gli spettatori che hanno assistito alla partita di martedì scorso. L’Italia ha il diritto e il dovere di scegliere una sede: l’accoglienza a Castel di Sangro è straordinaria e non mi sembra di aver fatto giocare qualcuno nel bosco. Ha dichiarato di aver visto più animali che persone? Non so che tipo di sentieri possa aver percorso”.

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