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Fiorentina, Gudmundsson assolto in Islanda dall’accusa di “cattiva condotta sessuale”: ma rischia ancora l’appello

Il Tribunale distrettuale islandese ha assolto il giocatore della Fiorentina Albert Gudmundsson dall'accusa di "cattiva condotta sessuale"

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Matteo Morace

Matteo Morace

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Sospiro di sollievo per la Fiorentina e Albert Gudmundsson, che oggi – giovedì 10 ottobre – è stato dichiarato innocente in Islanda dal Tribunale distrettuale dall’accusa di “cattiva condotta sessuale” per un episodio risalente all’estate del 2023. La controparte potrà comunque appellarsi al giudizio entro un mese.

L’accusa di “cattiva condotta sessuale” e l’assoluzione

Circa un anno fa Albert Gudmundsson era stato accusato da una ragazza di “cattiva condotta sessuale” per un episodio risalente all’estate 2023 verificatosi a Reykjavik, capitale islandese, e oggi – giovedì 10 ottobre – il giocatore della Fiorentina, che aveva sempre rigettato le accuse, può finalmente considerare chiusa questa brutta storia vista la sentenza di innocenza rilasciata dal Tribunale distrettuale islandese introno alle ore 15:00.

Le parole dell’avvocato e la reazione di Gudmundsson

L’avvocato di Gudmundsson, che ha spiegato come le motivazioni dell’assoluzione siano spiegate in ben venti pagine, ha commentato così la decisione del tribunale: “Si tratta di un giudizio dettagliato e ben motivato, e anche questo è importante. Accogliamo con favore questo risultato”.

Anche l’attaccante della Fiorentina ha voluto esprimere il proprio sollievo per la decisione del tribunale attraverso un messaggio condiviso tramite una storia Instagram: “Innocente! Questa è la chiara conclusione del Tribunale distrettale di Reykjavik nella sentenza rilasciata oggi. Nonostante fossi tranquillo sull’esito positivo del caso, accolgo il giudizio con un po’ di sollievo. È stato un anno difficile, onestamente, e non è stato facile mentalmente averci a che fare, ma ho imparato che la mia famiglia e i miei amici sono tutto per me, e sarò per sempre grato a loro.

Come ultima cosa ci tengo a dire che non approverò mai alcuna sorta di violenza. Come padre di due bambini, inclusa una giovane bambina, e fratello di tre sorelle minori, spero sinceramente l’esito di questo caso non danneggi le altre donne che sono state davvero vittime di violenze. Ora posso andare avanti con la mia vita e concentrarmi in quello che so fare meglio”.

Gudmundsson ritrova la Nazionale, ma il verdetto è appellabile entro un mese

Grazie all’assoluzione Gudmundsson potrà tornare a vestire la maglia della Nazionale islandese, che in attesa del giudizio del tribunale aveva deciso di non convocarlo. Albert non può ancora considerare definitivamente chiuso il caso, dato che l’accusa ha circa un mese di tempo (fino al prossimo 8 novembre) per appellarsi al giudizio di innocenza.

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