La vicenda decennale che ha interessato Flavio Briatore e il suo yacht ha avuto un epilogo insperato, alla genesi del sequestro della lussuosa imbarcazione. La corte d’appello di Genova, infatti, ha assolto l’imprenditore dell’intrattenimento ed ex manager della F1 e altre tre persone “perché il fatto non costituisce reato”, nel processo sulla vicenda legata al Force Blue.
Briatore: la vicenda del sequestro dello yatch Force Blue
Briatore era finito a processo a causa di una presunta evasione fiscale, per l’ammontare di oltre 3 milioni sull’Iva e per l’attività di charter, una contestazione che aveva portato, nel corso di un’operazione divenuta quasi oggetto di letteratura giuridica oltre che di una clamorosa copertura mediatica, al sequestro della sua barca.
Il maxi yacht era stato sottoposto a perquisizione nel 2010, al largo de La Spezia, mentre il manager era a bordo con Elisabetta Gregoraci e il figlio: il Force Blue fu poi sequestrato e infine messo all’asta, poichè non era più sostenibile coprirne le spese di mantenimento.
I giudici hanno revocato la confisca dell’imbarcazione e dei 3 milioni e 600 mila euro. La Cassazione aveva annullato la sentenza della Corte d’Appello che condannava Briatore a 18 mesi e aveva ordinato un nuovo processo.
Flavio Briatore, la reazione alla sentenza: “Un calvario”
Attraverso i social, Briatore ha espresso la sua personale soddisfazione, accompagnata anche dal rammarico di non aver potuto in alcun modo riappropriarsi dell’imbarcazione, acquistata all’asta dal suo amico ed ex boss del circus della F1, Bernie Ecclestone.
“Nel Maggio 2010 la Guardia di Finanza mi ha sequestrato la barca e sui media di tutto il mondo usciva la notizia che ero un evasore fiscale.
Oggi, dopo 12 anni e 6 processi, si è finalmente accertata la mia innocenza.
Un vero calvario che si è fortunatamente concluso.Rigrazio tutti i professionisti che mi hanno seguito in questa storia: Franco Coppi Massimo Pellicciotta, Fabio Lattanzi, Giuseppe Sciacchitano,
Andrea Vernazza ed Andrea Parolini.”, si legge su Instagram.
Sui social il manager ha pubblicato, a sostegno dell’enfasi che ha desiderato attribuire a questo risultato processuale, le immagini degli atti che ne affermano l’innocenza, a più di un decennio di distanza dall’avvenuto sequestro ormai del suo ex yacht, il celebre Force Blue.
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