Il presidente della Fia ed ex team principal della Ferrari, Jean Todt, in un’intervista al Corriere della Sera si è espresso sul movimentato mercato piloti della scuderia di Maranello: “L’addio a Vettel? Non non me la sento di giudicare. Dico solo che Vettel è un pilota di grande talento e non ha ancora una macchina per il 2021. Spero per lui e per la F1 che l’avrà”.
Maranello non vince il Mondiale piloti ormai da 13 anni: “L’automobilismo è una combinazione fra uomo, macchina e squadra. L’unica alchimia che può funzionare è quella che unisce tutto per vincere. Senza uno di questi elementi gli altri non funzionano, lo abbiamo già visto. Senza la macchina non hanno vinto né Alonso né Vettel. Sebastian ha vinto quando aveva la vettura competitiva. Lo stesso per Schumacher. Quando è arrivato alla Ferrari nel 1996 ha dovuto aspettare fino al 2000 per il titolo. Puoi avere il talento, ma se non hai mezzo, team, affidabilità, non ce la fai“.
Sulle future gerarchie tra Sainz e Leclerc: “Bisogna chiedere a Binotto e non a me. Numero uno, numero due. Sono tutte cazzate. Chi sta davanti all’altro dopo 4-5 gare stabilisce le gerarchie. Vale in tutte le squadre”.
Il Cavallino vuole aprire un ciclo vincente: “Nel 1997 abbiamo perso all’ultima gara, nel ’98 pure, e nel ’99 anche ma almeno abbiamo conquistato il Mondiale costruttori. Poi sono arrivati gli anni belli. Se non ci siamo riusciti prima è perché non c’era il giusto mix. Schumacher? Prego sempre per lui. Con Hamilton che è vicino ai suoi 7 titoli mi suscita ricordi personali, di un bel periodo. Ma i record sono fatti per essere superati, e i tempi di adesso sono diversi da allora”.
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