I rumors che lo investivano non lo hanno scalfito, né indotto ad anticipare quel che si vociferava – seppure con discrezione – in merito all’eventualità di una nuova relazione. Il più grande campione di ciclismo, Francesco Moser, a 71 anni ha maturato e condiviso la decisione con sua moglie Carla di divorziare circa un anno fa dopo aver condiviso con lei più di 40 anni.
Oggi ha una nuova compagna, con la quale ha un passato da confrontare e che in una lunga intervista al Corriere della Sera, acquisisce un profilo inedito. Finalmente certo.
- Francesco Moser ha una nuova compagna
- Gli inizi grazie ai fratelli
- La rivalità con Giuseppe Saronni
- Il rapporto con la nuova compagna
- L'amore tra Ignazio Moser e Cecilia Rodriguez
- Nozze a agosto, in piena vendemmia
- L'azienda di famiglia e il ruolo di Ignazio
Francesco Moser ha una nuova compagna
“Ho una nuova compagna che sta spesso da me, una ragazza che più o meno è come me”, ha svelto con una certa ironia Moser padre. “Ha corso in bici, è stata campionessa d’Italia. È più giovane, del ’68. Si chiama Mara Mosole“, ha aggiunto il campione che ha affidato a questo lungo racconto sportivo i dolori, i timori e l’entusiasmo che ha pervaso la sua carriera ciclistica. Oltre alle confidenze su questa relazione, dopo la separazione dalla moglie Carla.
Gli inizi grazie ai fratelli
Tra le montagne del Trentino, veniva facile muoversi in bicicletta, diventare dei campioni, però, non è riuscito a tutti quei ragazzi. Ai fratelli Moser è stato dato un dono.
“Eravamo dodici fratelli, tre correvano. Aldo ha iniziato l’anno il cui sono nato io, nel 1951, a 17 anni, io ho cominciato a 18. Avevo smesso di andare a scuola, lavoravo in campagna, lui ha detto: prova. Pensavo di non poter essere forte, ho tentato per curiosità, poi ho visto che andavo e ho fatto tutto il necessario per arrivare al successo: uno può avere il fisico e l’attitudine, ma arrivare fino in fondo o fare le cose a metà dipende dalla testa. Io volevo sempre migliorare ed essere fra i primi, anche se ho avuto avversari importanti come Felice Gimondi, Eddy Merckx e Roger De Vlaeminck, un belga che ha corso in Italia: tante volte ho vinto contro di lui, ma tante volte sono arrivato secondo dopo di lui. E la competizione è diventata più forte dopo che il ciclismo è uscito dai confini europei. I primi mondiali fuori Europa furono a Montreal nel 1974. Dopo, hanno cominciato ad arrivare i corridori americani e, con la caduta del Muro di Berlino, quelli dell’Est”,
il ricordo degli inizi che nel suo libro biografico ha ricalcato nel tentativo anche di rendere omaggio ai suoi genitori e alla sua famiglia, un pilastro nella sua storia umana.
La rivalità con Giuseppe Saronni
Negli anni della maturità, la sua rivalità con Giuseppe Saronni fu proverbiale tanto da spingere a un arduo paragone con Coppi e Bartoli.
“Era più una sfida continua. Per esempio, a un campionato in provincia di Parma nell’81, quelli davanti a me si sono fermati, io ho frenato, Saronni mi ha preso la ruota, si è arrabbiato, mi fa: non sei capace di andare in bici. E io: vediamo stasera chi è capace. La sera, avevo vinto io. Lui era più giovane di sei anni, dal ’79 ha avuto tre o quattro anni forti, forse troppo per il suo fisico. Infatti, d’un tratto, ha smesso di essere forte. Mentre io, nell’84, a Città del Messico, feci il record dell’ora, e nello stesso anno vinsi la Milano-Sanremo e il Giro d’Italia”, ha spiegato Moser che adesso non vive la frenesia di allora e ama continuare ad andare in bici ma con una compagna accanto appassionata, senza alcuna velleità.
Ignazio Moser con il padre Francesco
Il rapporto con la nuova compagna
Oggi si dedica alla sua terra, ai vigneti e alla nuova compagna, Mara che ha – come lui – una passione che attraversa le loro vite e che lo ha spinto a riprendersi.
“Anche lei ha ancora la passione e andiamo spesso in giro insieme. Poi, più o meno con la pandemia, ci siamo avvicinati. Ma lei non vive qui perché lavora con il padre che ha un’azienda in provincia di Treviso”, ha voluto spiegare il campione che dopo qualche tempo ha ripreso una relazione. Una storia su cui non si sofferma molto, ma che rende pubblica per la prima volta.
L’amore tra Ignazio Moser e Cecilia Rodriguez
Sulla relazione tra suo figlio Ignazio Moser e Cecilia Rodriguez, Francesco fatica a tenere la discrezione. Ora che la data delle nozze si avvicina, che padre è stato?
“Ho sempre girato molto. Due li ho avuti mentre correvo, mentre Ignazio è nato che avevo appena smesso. Era più mia moglie che stava dietro ai figli. Io ho insegnato a tutti ad andare in bici e a stare nei campi. Francesca, la più grande, prima dirigeva la cantina, ma ora lavora col marito e ha tre figli fra i 9 e i 12 anni e il maggiore, Pietro, vince le prime garette in bici. Della cantina adesso si occupa il mio secondogenito, Carlo, mentre Ignazio vive a Milano”.
Si sposeranno davvero? Moser padre – nonostante i rapporti con il clan Rodriguez non siano sempre stati idilliaci – ribadisce che con Cecilia si frequenta senza intromettersi nel rapporto con il figlio:
“Certo, è stata anche qua. Abbiamo fatto Natale insieme. Poi, i giovani sono andati in montagna per conto loro, io sono rimasto a casa, non è che m’intrometto”.
Ignazio Moser con Cecilia Rodriguez
Nozze a agosto, in piena vendemmia
Ciò non toglie che, almeno nelle risposte, è alquanto scettico pur non scartando del tutto l’ipotesi del matrimonio del suo ultimogenito: “Hanno detto che si sposano quest’anno, ma ci credo quando lo vedo. Avevano detto agosto, ma da agosto a ottobre c’è la vendemmia”.
L’azienda di famiglia e il ruolo di Ignazio
L’azienda vinicola di famiglia, attività pensata e voluta dai genitori, è seguita dai fratelli maggiori di Ignazio il quale ha dedicato parte del proprio tempo ad alcuni progetti marginali legati alla loro produzione di vini, celebri e apprezzati a livello internazionale e che secondo papà Francesco avrebbe meritato maggiore attenzione da parte anche di quest’ultimogenito della coppia.
Un concetto ribadito anche pubblicamente, all’epoca della partecipazione di Ignazio Moser all’Isola, da parte del papà che ha sempre stentato ad apparire in contesti poco affini al mondo del ciclismo e dello sport e a prediligere il lavoro ai meccanismi dello showbiz, dei quali sono padroni al contrario dei Rodriguez.