Quella notte sognata e attesa dai fratelli Esposito si è consumata senza donare quella consacrazione che attendevano fin da bambini, quando avevano incominciato a correre sui campi polverosi di Castellammare di Stabia dietro a quel pallone che aveva incantato il padre Agostino. I fratelli Esposito – Sebastiano, Salvatore e Francesco Pio – hanno suscitato quell’emozione, quella coesione nell’Italia di oggi che solo il calcio riesce a rinsaldare.
Poteva essere la serata più importante della loro vita da calciatori, invece la ricorderanno come una notte da incubo. I tre fratelli Esposito, rispettivamente di 23, 21 e 17 anni, cresciuti nelle giovanili dell’Inter, figli e nipoti d’arte sono scesi in campo quasi contemporaneamente per disputare la finale dei Playoff, lo spareggio Spezia-Verona e la finalissima dei Mondiali U20. Senza raccogliere nulla.
- I fratelli Esposito: talenti dell'Inter
- La notte magica del trio
- Sebastiano rimane in B con il Bari
- Salvatore, futuro incerto con lo Spezia
- Il Mondiale U20 sfiorato dagli Azzurrini
- La famiglia Esposito e il calcio
I fratelli Esposito: talenti dell’Inter
Avrebbero potuto coronare un sogno, conquistare quell’ideale che si è rivelato effimero, rimandato a data da destinarsi per una città , Castellammare, che attende di celebrarne il talento e la costanza anche di questi ragazzi dopo Fabio Quagliarella e Gianluigi Donnarumma.
Quella tenacia che li ha condotti prima a Milano, tra le fila delle giovanili dell’Inter, e poi a sparpagliarsi per l’Italia del calcio alla ricerca di un’occasione che li metta lì, con un posto al sole da condividere.
Anche se queste ore non saranno semplici da gestire, perché sfiorare l’impresa e assistere contemporaneamente al rinvio dovrà essere elaborato.
La notte magica del trio
Salvatore, il più grande, è nato nel 2000, Sebastiano, quello di mezzo, nel 2002, Francesco Pio, il più piccolo, nel 2005. Il più grande e il più piccolo sono ancora di proprietà dell’Inter, che si è aggiudicata i tre fratelli Esposito in tempi remoti rispetto a oggi, intuendo le potenzialità di questi ragazzi.
Sebastiano rimane in B con il Bari
Sebastiano Esposito, con il suo Bari, fino all’ultimo minuto ha avuto un piede in Serie A, poi la rete di Pavoletti ha annullato un vantaggio su cui forse i baresi si erano adagiati: in A arriverà , ma non adesso, non subito. Ne siamo certi.
D’altronde anche l’Inter aveva puntato su di lui tant’è che Seba aveva esordito nel calcio dei grandi, proprio con la maglia nerazzurra, quando in panchina c’era Antonio Conte. La sua partenza, poi, era stata accolta con una certa diffidenza da parte dei tifosi.
Sebastiano Esposito in lacrime, dopo il ko e la mancata promozione in A
Salvatore, futuro incerto con lo Spezia
Il maggiore dei tre ragazzi di Castellamare, Salvatore, aveva il compito di conquistare sul campo con lo Spezia la permanenza nella massima serie, ma un Hellas Verona deciso e cinico si è meritato a Reggio Emilia la vittoria 3-1 e questo risultato ha chiuso i giochi. Anche per Salvatore.
Il Mondiale U20 sfiorato dagli Azzurrini
Epilogo poco lusinghiero anche per il minore, Francesco Pio che, in Argentina, ha stupito e entusiasmato gli addetti ai lavori con questa Italia U20 che ha raggiunto la finale del Mondiale contro l’Uruguay.
Peccato che, almeno lui, non abbia realizzato un successo che avrebbe significato tanto per sé, l’Italia e i suoi compagni che hanno dimostrato qualità e tecnica in questa competizione da sempre interessante, in prospettiva.
Francesco Pio Esposito
La famiglia Esposito e il calcio
Dicevamo che i tre fratelli sono figli di calcio: Agostino, anche lui ex calciatore ed ex vice allenatore della Juve Stabia, di talento con la moglie Flavia ne ha distribuito per tre. Sebastiano, il mezzano di 20 anni, ora è di nuovo al centro dell’attenzione per via del mercato. Al Bari è arrivato per riscattarsi dall’esperienza all’Anderlecht. E i risultati comunque non mentono.
Meno esplosivo il percorso calcistico di Salvatore, il maggiore, che però ha raggiunto la serie A con lo Spezia e, al pari di altri compagni giunti per disputare il massimo campionato, è incerto.
Classe 2005, Francesco Pio è una delle punte di diamante della Primavera dell’Inter dell’U20 del ct Nunziata: per lui il futuro è da scrivere, d’accordo, ma potrebbe anche maturare in un percorso più solido e lineare nella stessa Inter che ha dimostrato di puntare ancora sul vivaio.
Ora ci sarà da elaborare questa nottata che, è passata nel senso che fu coniato da Eduardo. Non come auspicato, ma da oggi c’è da costruire le fondamenta per un’altra serata come questa.