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Frosinone, chi è Caso: il jolly che ha fatto impazzire il Napoli, dal no di Firenze al sogno Nazionale

L'elettricità e la tecnica di Giuseppe Caso, il jolly partenopeo che ha fatto impazzire il Napoli di Mazzarri. Ora sogna una convocazione di Spalletti

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Pietro De Conciliis

Pietro De Conciliis

Giornalista

Giornalista pubblicista e speaker radiofonico, per Virgilio Sport si occupa di calcio con uno sguardo attento e competente sui campionati di Serie B e Serie C

La vittoria e il passaggio del turno del Frosinone di Eusebio Di Francesco fanno rumore tanto quanto il tonfo del Napoli di Walter Mazzarri in Coppa Italia. Tra i gioielli che più hanno brillato nella serata del “Maradona” c’é senza dubbio Giuseppe Caso, calciatore arrivato tardi nel calcio che conta, dopo tanta gavetta in Serie B e Lega Pro.

Chi é Giuseppe Caso: Origini e Storia del giocatore del Frosinone

A 25 anni appena compiuti, Giuseppe Caso ha sfornato una delle prestazioni più importanti della sua carriera sul prato del “Diego Armando Maradona”, facendo impazzire Zanoli, prima, e Di Lorenzo, poi. Il successo del Frosinone, la consapevolezza nei propri mezzi della squadra allenata da Di Francesco, unita al talento dei giovani arrivati in estate, e un obiettivo che sembra cambiare di giornata in giornata.

Una partita speciale che difficilmente dimenticherà il furetto di Torre Annunziata, nato proprio nella provincia di Napoli, a Torre Annunziata. Cresciuto calcisticamente nelle giovanili della Fiorentina, dove è rimasto dall’annata 2014/15 fino alla stagione 2017/18, prima di trasferirsi al Cuneo e vivere la sua prima esperienza da professionista, collezionando 26 presenze, un gol e 2 assist.

Talento cristallino, movenze di ben altra categoria e tecnica di livello superiore, nonostante un fisico che non ricorda propriamente un bodybuilder. Caratteristiche di un ragazzo destinato a fare carriera. Lo nota l’Arezzo, sempre in Serie C, e successivamente un club storico come il Genoa, sempre attento ai giovani in rampa di lancio, in Italia e all’estero.

L’esordio in Serie A contro la Juventus

Quella con il Frosinone non rappresenta certo la prima apparizione di Giuseppe Caso in Serie A. Il suo esordio nel massimo campionato italiano ci riporta al 13 dicembre 2020, quando il classe ’98 mette per la prima volta piede nel calcio dei grandi, peraltro contro la Juventus di Andrea Pirlo. Il Genoa perde 1-3 a Marassi, ma lui può sorridere per aver realizzato un sogno, coltivato sin da bambino.

Nella stagione 2019/20, saranno due i gettoni messi a referto in A a 22 anni. Piccoli segnali, senza particolari sussulti, ma grandi soddisfazioni personali. È qui, però, che Caso capisce di aver bisogno di un’altra tappa intermedia, in grado di completare un percorso di crescita e di alzare l’asticella della consapevolezza.

Arriva il Cosenza del presidente Guarascio, che gli dà subito una possibilità in cadetteria, caricandolo delle giuste responsabilità e trasmettendogli la fiducia di cui aveva realmente bisogno. Da esterno offensivo, 5 gol e 5 assist in 37 partite giocate. Per molti, è il Mimmo Berardi della Serie B. Salva i Lupi calabresi e attira su di sé le attenzioni del Frosinone di Stirpe, intenzionato a rifare il salto di categoria.

Caso al Frosinone, il matrimonio perfetto

Il passaggio al Frosinone suona come l’ultimo scalino verso l’Olimpo. Dalla consacrazione alla gloria. Alla corte di Fabio Grosso, lo “scugnizzo” di Torre Annunziata è letteralmente imprendibile. Gioca con scioltezza, salta l’uomo con una facilità disarmante e segna. Eccome se segna. 9 reti e 4 assist in 35 gare, con una media realizzativa che tende a migliorare di anno in anno, seguendo la maturazione del calciatore.

La promozione in A è solo la ciliegina sulla torta. Una volta conquistata, vuole fortemente rimanere nel massimo campionato e giocarsi le sue carte, stavolta con Eusebio Di Francesco in panchina. Un amante del bel gioco, un tecnico in cerca di riscatto e affamato proprio come Giuseppe Caso. In A, quest’anno, 11 apparizioni e 326 minuti messi a referto, con il primo gol stagionale che è arrivato proprio ieri nella sua Napoli, contro la compagine di Walter Mazzarri.

Elettricità, imprevedibilità e qualità al servizio dei compagni. Il tutto solcando la linea del fallo laterale, sempre sulla corsia mancina. La rete dello 0-2 è un altro traguardo tagliato: la corsa verso la bandierina, l’ammonizione più dolce della carriera (per essersi tolto la maglia, ndr) e l’abbraccio di un gruppo che continua a sorprendere gli addetti ai lavori. Un connubio perfetto.

Dal No della Fiorentina al sogno Nazionale: Spalletti ci pensa?

Se continuità e meritocrazia andassero di pari passo, non è escluso che Giuseppe Caso possa avere la grande chance. La possibilità che ogni singolo calciatore sogna di avere dai primi giorni alle ultime ore della sua carriera: la nazionale. Il 4-3-3 di Luciano Spalletti rappresenterebbe una vetrina ideale per le qualità del ragazzo cresciuto nella Viola, ma è chiaro che la concorrenza c’è ed è difficile rompere certi equilibri.

L’obiettivo, chiaramente, non è Euro 2024, ma una convocazione per una stage (l’anno scorso fu chiamato da Mancini nella maxilista di 66 giocatori per stage invernale) o un’amichevole prestigiosa tra l’Europeo e il Mondiale del 2026. Una prima occasione, per misurarsi con il top del calcio italiano e capire quanto manca davvero per raggiungere certi livelli. Caso, un segnale lo ha già lanciato, proprio alla Firenze che lo accolse a braccia aperte quando aveva soltanto 15 anni, prima di “scaricarlo” poche stagioni fa: io, in Serie A, posso dire la mia.

Frosinone, chi è Caso: il jolly che ha fatto impazzire il Napoli, dal no di Firenze al sogno Nazionale

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