Di tempo libero ne ha fin troppo: emarginato da Vieira, che lo fa allenare a parte anche ora che si è ristabilito dopo l’intervento al metacarpo della mano destra, e che dalla fine del 2024 non lo ha più fatto giocare (né lo ha convocato) nel Genoa, Mario Balotelli non è scomparso nel dimenticatoio per tutti. L’attaccante infatti sarà sulla copertina di un noto magazine di moda a fine mese.
- L'ultimo sfogo di Balotelli
- La passione del bomber
- La copertina di Outpump
- SuperMario: "Mi amano più all'estero"
L’ultimo sfogo di Balotelli
Risale a quasi un mese fa l’ultima uscita “pubblica” di Balotelli, che da tempo parla solo via social con messaggi più o meno criptati. Quantomai esplicito il suo post: “Qualcuno da queste parti meriterebbe non un Mario maturo ma il Mario sedicenne ribelle, forse capirebbero cosa comporta veramente mancar di rispetto così”. Così si sente SuperMario, dileggiato e oltraggiato ma c’è chi si ricorda ancora di lui.
La passione del bomber
Il giocatore nei giorni scorsi è stato al Forum di Assago per il Masters of dirt, dove si sono esibiti gli atleti più forti al mondo di motocross freestyle, snowmobile, quad, mountain bike, bmx, scooter e buggy (lui stesso ha testimoniato tutto pubblicando immagini spettacolari sul suo profilo Instagram) e prima ancora alla Kings League ma la curiosità è che in rapper nigeriano di nome Shallipop ha portato al successo una canzone (“Laho”, vuol dire “grazie”) che nel testo cita proprio l’ex attaccante di Inter, Milan e City. “Desperado / Many many / My Amigo / Balotelli”, dice la parte iniziale del testo, citando proprio il calciatore italiano, che evidentemente anche in Nigeria gode di una certa fama.
La copertina di Outpump
E a proposito di City, la celebre frase che fece scrivere sulla sua canottiera per sfogarsi dopo le critiche in Premier (“Why always me?”) è tornata d’attualità. Il magazine di moda Outpump ha scelto proprio il bomber per la copertina del suo prossimo numero, in uscita il 29 aprile, e già sono in mostra le foto pubblicitarie che ritraggono Balotelli coperto da una pelliccia bianca e con tante collane e catenine al petto, con la scritta “Why always me?”.
Non è la prima volta che la rivista si occupa di Balotelli, considerato un’icona fashion. Lo stile del calciatore è stato un manifesto dei primi anni ’10 del nuovo millennio, tra maglie aderenti, pantaloni drop crotch, vistosi cappellini e grandi sciarpe. Dalla pettinatura sempre differente alle lunghe collane in stile rapper americano associate a rosari colorati, dalle maglie con larghi scolli tondi o a V a brillantini, pietre preziose e punti metallici che finivano su t-shirt, felpe, pantaloni e cappellini, Balotelli è sempre stato un antesignano delle tendenze. Magra consolazione, magari, per chi sogna ancora di poter essere protagonista in campo ma segnale chiaro che ancora c’è chi lo considera un top. Sia pur senza pallone.
SuperMario: “Mi amano più all’estero”
Nell’anteprima del servizio si legge_ “Di Mario Balotelli si è detto tanto, forse troppo. Lo si è sempre dipinto come un egoista ma è l’unica cosa che non sembra essere. I compagni di squadra non lo hanno mai considerato tale, non ci sono storie a riguardo. Anzi Balotelli arriva sul set della copertina di Outpump da solo, senza assistenti, manager o sicurezza. Si muove agilmente tra tutte le parti della città di Genova e non ha bisogno di trattamenti da VIP. Lui non si nega a nessuno, con una gentilezza rara. Non è difficile capire come questa sia la stessa persona che tornava da Old Trafford a piedi dopo un derby.
«Mi sono reso conto dell’impatto che ho sulla gente a livello internazionale solo negli ultimi anni. Io sono molto riservato, sto in famiglia, non mi espongo molto al mondo esterno» ci racconta.
Ma essere famosi non vuol dire essere ben accolti ovunque; c’è un gap enorme nella percezione della figura di Mario Balotelli tra l’Italia e l’estero. «Sì, non posso negarlo né girarci intorno: mi sono sempre sentito più celebrato e amato all’estero piuttosto che in Italia». Criticare Mario Balotelli è particolarmente facile se pensiamo che la sua vita è sempre stata sotto i riflettori.
In realtà, semplicemente, non esiste uno sportivo come Mario Balotelli.