Il presidente del Genoa Enrico Preziosi, intervistato dal media Telenord, parla dell’ultima sessione di mercato appena conclusasi e delle voci sulla vendita della società. Queste le sue parole:
“Abbiamo fatto una campagna acquisti importante, poi sarà sempre il campo a parlare, ma ci sono giocatori che non hanno bisogno di presentazioni. Non sono scommesse, hanno la loro storia già consolidata. Kallon è giovane e bisogna aspettarlo. Ha mostrato qualità importanti. Quindi il mix c’è ma la base è importante, che poi credo sarà quella che scenderà in campo con maggior frequenza. Il mio miglior acquisto è stato Destro. Nel corso del mercato le situazioni cambiano da un giorno all’altro e l’averlo confermato mi ha fatto solo che piacere. Un rimpianto? Ce ne sono in ogni mercato ma noi siamo abbastanza soddisfatti. Zarbano e Marroccu hanno lavorato tanto, non solo oggi, per far quadrare tutto, quindi devo ringraziarli. Il mercato è sempre molto difficile, ci sono tante cose da far quadrare per prendere un giocatore di qualità. Abbiamo lavorato tanto e bene. Shomurodov? Su di lui avevo molte certezze. Su Supryaga invece non le avevo e lo abbiamo trattato in maniera molto marginale. Sono molto felice di quello che abbiamo fatto. Galdames? A volte le buone amicizie aiutano. Doveva andare in un’altra squadra, quella vicino a noi e alla fine siamo riusciti a portarlo qui da noi. Lammers? Era stato promesso al Verona. Avevano un accordo con l’Atalanta che, se fosse stato ceduto in Italia sarebbe venuto al Genoa, poi il procuratore ha preferito portarlo in Germania. Vuol dire che era destino che andasse così […] Oggi io sono il presidente di questa società e le decisioni di mercato le prendiamo noi. Io sono abbastanza stanco e spero che stavolta ci siano le basi. C’è un momento per cominciare e uno per concludere ma non posso lasciare il Genoa in mano a degli sprovveduti. Ha la sua storia e merita quel rispetto che io gli ho sempre riservato. Le persone che potranno prenderlo magari lo porteranno ad un futuro che qualcuno non si aspettava. L’interlocutore è serio e mi aspetto che questa serietà porti a fatti concreti, per voltare a dare un futuro al Genoa diverso da quello che altri si aspettavano. Oggi faccio il presidente e, se le cose si concretizzeranno, farò altro ma resterò sempre legato. Diciannove anni di storia non si cancellano e io, nonostante qualcuno pensi il contrario, sarò sempre legato a questa società”.