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Germania-Italia, moviola: il giallo sul gol da corner e il pasticcio sul rigore

La prova dell’arbitro Marciniak a Dortmund per il ritorno dei quarti di Europa League analizzata ai raggi X da Luca Marelli e Gianpaolo Calvarese

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Nato a Płock nel 1981 Simon Marciniak, la scelta dell’Uefa per Germania-Italia, vanta una grande considerazione nonostante un curriculum con errori anche clamorosi. Il polacco comincia ad arbitrare nel 2002 e riesce a raggiungere i più alti livelli nel 2009, diventando arbitro Fifa nel 2011. La partita di maggior rilevanza arbitrata da Marciniak è senza dubbio la finale dei Mondiali di calcio Qatar 2022 Francia-Argentina, quando fu contestato dai francesi. In Champions League 2022/23 gli è stata affidata la finale tra gli inglesi del Manchester City e l’Inter, giocata ad Istanbul e terminata con la prima e storica vittoria del club inglese allenato dallo spagnolo Pep Guardiola. Numerose comunque le sue prove negative quando in campo c’erano club italiani.Vediamo come se l’è cavata ieri a Dortmund.

I precedenti di Marciniak con gli azzurri

I precedenti con Marciniak non facevano ben sperare: nei tre precedenti con lui l’Italia non aveva mai vinto. Sconfitta in amichevole contro il Belgio nel 2015, pareggio in Inghilterra in Nations League nel 2022 e soprattutto eliminazione ad Euro 2024 ad opera della Svizzera. In quel caso c’era già Spalletti in panchina.

L’arbitro ha ammonito 7 giocatori

Coadiuvato dagli assistenti Listkiewicz e Kupsik con Raczkowski IV uomo, Pskit al Var e Kwiatkowski all’Avar, l’arbitro ha ammonito sette giocatori: Gatti (Ita), Stiller (Ger), Buongiorno (Ita), Adeyemi (Ger), Kleindienst (Ger), Bastoni (Ita), Barella (Ita).

Germania-Italia, i casi da moviola

Questi gli episodi dubbi della gara. Al 21′ Gatti stende Musiala e riceve il primo cartellino giallo del match. Un minuto dopo ammonito Stiller per un pestone su Tonali. Al 29′ fallo di Buongiorno su Kleindienst in area, con una trattenuta e un pestone sulla gamba sinistra del tedesco. Marciniak non ha dubbi e concede il penalty. Al 36′ raddoppio tedesco. Angolo per la Germania dopo una super parata di Donnarumma. I giocatori dell’Italia protestano e parlottano tra di loro, ma Kimmich batte velocemente il corner trovando Musiala che segna a porta vuota. Non era fuorigioco? Musiala era dietro la linea della porta ma, soprattutto, su angolo non c’è mai fuorigioco (come su rimessa laterale e rinvio dal fondo).

Al 45′ tris tedesco con Kleindienst di testa: il pallone supera tutta la linea della porta. Lo conferma Marciniak grazie all’ausilio della goal line technology. Al 66′ Politano mette dentro da destra, deviazione di Schlotterbeck. L’attaccante del Napoli chiede il tocco di mano, ma il difensore tedesco la prende con lo stomaco

Al 68′ ammonito Adeyemi. Al 75′ Raspadori pesca di Lorenzo in area, Schlotterbeck interviene e colpisce contemporaneamente in scivolata il pallone e l’esterno del Napoli. Marciniak assegna il rigore, poi inspiegabilmente viene richiamato al VAR e torna sui suoi passi revocando il rigore: a suo dire c’è distanza tra la gamba di Schlotterbeck e Di Lorenzo ma è un errore, perché Di Lorenzo viene colpito e non c’è un evidente errore che consenta di revocare la decisione.

Tensione sul campo e al 79′ arriva il giallo per Kleindienst e Bastoni Al 94′ Mittelstadt anticipa Bastoni su cross di Zaccagni ma colpisce nettamente con la mano. Marciniak va al VAR e assegna il penalty. Nel finale giallo anche a Barella. Dopo il recupero Germania-Italia finisce 3-3.

La sentenza di Marelli

A fare chiarezza sul rigore revocato agli azzurri è Luca Marelli. Il talent di Dazn scrive su Facebook: “Non so come sarebbe finita con il rigore del pareggio al 73esimo. Poteva finire con un’impresa epocale, poteva essere sbagliato, potevamo perdere 8-3. Non lo so e mi interessa poco. Però la decisione di Marciniak, su input del VAR, non riesco a spiegarmela. Per gradi: 1) Marciniak fischia in campo un contatto del difensore tedesco su Di Lorenzo. Dall’immagine dalle spalle dei calciatori, si vede chiaramente che la caviglia destra rimane sotto la gamba del difensore, creando un contatto irregolare; 2) non conta nulla che abbia sfiorato o meno il pallone. Nel regolamento non c’è traccia della disponibilità del pallone (che non esiste, non è mai esistito e non esisterà mai), quel che conta è la valutazione complessiva dell’azione. E l’azione è irregolare”.

La moviola di Calvarese

Anche l’ex arbitro Calvarese dice la sua sul suo sito Calvar.it: “Il primo episodio degno di nota è andato in scena alla mezz’ora, quando l’arbitro polacco ha assegnato un calcio di rigore ai tedeschi per fallo di Buongiorno su Kleindiendst. Decisione corretta, perché il difensore azzurro prima prova a trattenere l’avversario per la maglia e poi lo colpisce sulla caviglia.

Nel secondo tempo, invece, Marciniak prima assegna e poi revoca al VAR un penalty in favore dei ragazzi di Spalletti. Di Lorenzo e Schlotterbeck vanno a contrasto in maniera legittima per arrivare sul pallone: il tedesco prova a scivolare ma non tocca la sfera, mentre subito dopo entra a contatto con il terzino del Napoli che va giù. Un episodio al limite, difficile, da campo mi verrebbe da dire che ci può stare fischiare il calcio di rigore; vero anche che se non lo avesse fischiato non sarebbe stato uno scandalo, e proprio per questo non sono invece d’accordo con il richiamo al monitor da parte del VAR.

Nel recupero invece, sempre dopo OFR l’arbitro concede un calcio di rigore agli Azzurri, questa volta per un fallo di mano di Mittelstadt: scelta giustissima anche in questo caso, perché il braccio del numero 18 è altissimo e sopra le spalle”.

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