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Giro d'Italia 2025, svelato il percorso: due settimane "mosse", gran finale su Mortirolo e Colle del Finestre

Grazie a una volata ai limiti della perfezione, Mark Cavendish ha staccato Eddy Merckx nella classifica dei plurivincitori di tappa al Tour

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Finalmente s’è svelato il Giro d’Italia 2025. Con due mesi di ritardo, complice qualche incomprensione con il Governo albanese (crisi poi brillantemente superata), ma nulla che possa togliere fascino e attenzione a una corsa che rimane unica e iconica, seppur minacciata dall’avanzata di molte altre competizioni del pedale (Vuelta su tutte). Ma a Maggio sarà comunque grande spettacolo, come ribadito nel corso della presentazione avvenuta all’Auditorium Parco della Musica di Roma. “Il Giro è uno degli eventi di maggiore promozione del nostro Paese, nonché un grande momento nazional-popolare, con tantissima gente a bordo strada”, spiega Urbano Cairo per conto di RCS. Che alla fine la pagnotta l’ha portata a casa, a fronte di qualche comprensibile difficoltà.

Il percorso: le crono all’inizio, le montagne tutte alla fine

Ventuno giorni di corsa, oltre 3.400 km, più di 52.000 metri di dislivello. Sarà al solito un Giro selettivo e impegnativo, con le prime tre tappe della grande partenza dall’Albania destinate a movimentare le acque tra gli uomini di classifica (quasi 5.000 metri di dislivello complessivi e una crono di 14 km per sparigliare le carte).

Quando si torna in Italia, dopo una volata prevedibile a Lecce, subito nuova salita per arrivare alla “Città dei Sassi”, cioè Matera, prima di tornare a Napoli (sempre ruote veloci protagoniste). Al Tagliacozzo il primo vero arrivo in salita, a Castelraimondo invece saranno i proverbiali muri marchigiani a rendere impervia la via. Domenica 18 maggio gran chiusura di prima settimana con frazione che da Gubbio arriva a Siena, con 30 km di sterrati per una sorta di Strade Bianche fuori stagione.

La crono Lucca-Pisa che apre la seconda settimana è l’ultima chance per gli specialisti delle corso contro il tempo per guadagnare terreno: poi si arriva a Castelnovo ne’ Monti (Appennino tosto), quindi tre tappe pianeggianti o adatte a fughe prima della chiusura della seconda settimana sull’altopiano di Asiago. Gli scalatori però potranno sbizzarrirsi nell’ultima di settimana: San Valentino di Brentonico è il primo termometro, a Bormio si arriva dopo aver scalato Tonale e Mortirolo, a Cesano Maderno solo una piccola tregua prima del gran finale al Champoluc e soprattutto al Sestriere, scalando prima il Colle delle Finestre. A Roma sarà passerella per tutti, con un occhio all’anno giubilare. Una festa tutta rosa, ma dalle emozioni belle forti.

Le 21 Tappe: si parte da Durazzo, si arriva a Roma

  • 1a Tappa (9 Maggio): Durazzo-Tirana 164 km
  • 2a Tappa (10 Maggio): Tirana-Tirana (crono) 13,7 km
  • 3a Tappa (11 Maggio): Valona-Valona 160 km
  • Giorno di Trasferimento (12 Maggio)
  • 4a Tappa (13 Maggio): Alberobello-Lecce 187 km
  • 5a Tappa (14 Maggio): Ceglie Messanica-Matera 144 km
  • 6a Tappa (15 Maggio): Potenza-Napoli 210 km
  • 7a Tappa (16 Maggio): Castel di Sangro-Tagliacozzo 168 km
  • 8a Tappa (17 Maggio): Giulianova-Castelraimondo 197 km
  • 9a Tappa (18 Maggio): Gubbio-Siena 181 km
  • Giorno di Riposo (19 Maggio)
  • 10a Tappa (20 Maggio): Lucca-Pisa (crono) 28,6 km
  • 11a Tappa (21 Maggio): Viareggio-Castelnovo ne’ Monti 185 km
  • 12a Tappa (22 Maggio): Modena-Viadana 172 km
  • 13a Tappa (23 Maggio): Rovigo-Vicenza 180 km
  • 14a Tappa (24 Maggio): Treviso-Nova Gorica 186 km
  • 15a Tappa (25 Maggio): Fiume Veneto-Asiago 214 km
  • Giorno di Riposo (26 Maggio)
  • 16a Tappa (27 Maggio): Piazzola sul Brenta-San Valentino di Brentonico 199 km
  • 17a Tappa (28 Maggio): San Michele all’Adige-Bormio 154 km
  • 18a Tappa (29 Maggio): Morbegno-Cesano Maderno 144 km
  • 19a Tappa (30 Maggio): Biella-Champoluc 166 km
  • 20a Tappa (31 Maggio): Verrès-Sestriere 205 km
  • 21a Tappa (1° Giugno): Roma-Roma 141 km

I protagonisti: Roglic, Ayuso e Van Aert pronti, Vingo quasi

L’edizione 108 del Giro d’Italia non avrà al via il campione uscente, cioè Tadej Pogacar (che punterà all’inedita, per lui, doppietta Tour-Vuelta), ma con ogni probabilità vedrà ai nastri di partenza Jonas Vingegaard, che pur senza aver ancora annunciato il programma ufficiale per il 2025 sembrerebbe orientato a privilegiare la corsa rosa al ritorno alla Vuelta.

Di sicuro ci saranno Primoz Roglic, Juan Ayuso, Joao Almeida, i gemelli Adam e Simon Yates, gli italiani Antonio Tiberi e Giulio Ciccone e pure tre vincitori recenti come Richard Carapaz (2019), Jai Hindley (2022) ed Egan Bernal (2021), quest’ultimo indiziato a ricoprire il ruolo di capitano della Ineos Grenadiers. Ci sarà anche Wout Van Aert, che andrà a caccia della maglia ciclamino e che promette di dare battaglia anche nelle tappe più mosse, oltre a fungere da gregario (se necessario) per Vingegaard per la corsa alla maglia rosa. Tra i grandi antagonisti di Van Aert per le volate, occhio a Jonathan Milan, che prima del debutto al Tour punta a fare grandi cose al Giro.

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