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Giro d'Italia, Evenepoel: medico Soudal Quick Step contro l'organizzazione

Yvan Vanmol accusa chi ha fatto tenere le conferenze stampa in presenza e spiega: “Remco ha poco più di un raffreddore, ma ritirarsi era giusto”

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Giro d'Italia, Evenepoel: medico Soudal Quick Step contro l'organizzazione Fonte: Getty Images

Ne ha per tutta l’organizzazione del Giro d’Italia il medico della Soudal Quick Step, Yvan Vanmol, che torna sul ritiro della stella Remco Evenepoel, poche ore dopo aver ripreso la maglia rosa, a causa del covid. “C’è stata negligenza e poca professionalità da parte del Giro”. Secondo il medico, infatti, la Direzione non avrebbe dovuto permettere conferenze stampa tutti insieme invece che in videocall. Alla corsa infatti c’era la Jumbo Visma, con alcuni corridori che non erano partiti perché positivi. Strali anche contro l’assenza di protocolli di prevenzione durante le tre settimane.

A Radio 1, Vanmol parte all’attacco: “Conferenze stampa in una piccola stanza piena di gente… Non è possibile. Remco è molto scontento. Fai tanti sacrifici, ma per negligenza e poca professionalità dell’organizzazione devi lasciare il Giro da leader. Se vedi cosa è successo durante i primi giorni… Una conferenza stampa in una stanza piccola, piena di gente. Questo non è possibile. Sì, questo mi fa arrabbiare. È la cronaca di una morte annunciata, perché prima del Giro c’era erano tutti quei contagi alla Jumbo Visma”.

E ancora: “C’erano già domande all’organizzazione, ad esempio, per fare le conferenze stampa in video chiamata, ma apparentemente era impossibile. Non dico che i contagi di Evenepoel e Ganna si sarebbero potuti evitare, ma la possibilità doveva essere ridotta dall’organizzazione di corsa.. Questi problemi ci saranno anche al Tour e alla Vuelta in futuro. Ci devono essere protocolli chiari. Non che si debba essere rigidi come qualche anno fa, ma le persone devono sedersi attorno al tavolo, anche con i medici di squadra”.

Come sta Evenepoel: “Fisicamente, Remco sta bene nella misura in cui non ha più di un serio raffreddore. Ma questo è davvero più che sufficiente per farlo ritirare. Come è possibile che sia l’unico della squadra ad avere il covid? È l’unico che ha avuto così tanti contatti non protetti con altre persone. Ora dobbiamo aspettare e vedere se ci saranno altri casi di positività all’interno della squadra. Se Remco ha contagiato altre persone, quei contagi richiederanno qualche giorno”.

Non ci sta a chi accusa la squadra di aver fatto ritirare troppo frettolosamente il corridore di punta: “Abbiamo semplicemente agito correttamente dal punto di vista medico. È stata la nostra politica per tutta la stagione testare al minimo sintomo. I rischi dopo il contagio sono ancora troppo grandi per essere presi alla leggera. Non possiamo dire che Remco non abbia sofferto della malattia. I valori di Remco erano nettamente inferiori rispetto ai giorni precedenti. Non possiamo minimizzarlo. Inoltre, può contagiare anche altri colleghi”.

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