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Giro d'Italia, tappa di Crans Montana accorciata: scoppia la polemica

La decisione di ridurre e molto la frazione alpina, corsa solo in territorio svizzero, ha scatenato il putiferio in diretta tv. Il maltempo previsto alla fine non c'è stato.

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Doveva essere una delle più belle e importanti tappe del Giro d’Italia 2023. Ma alla fine è stata molto di meno. La 13^ frazione con arrivo in salita a Crans Montana è stata del tutto stravolta con il percorso accorciato di più della metà dei chilometri e disputata solo in territorio svizzero. La parte in Italia è stata infatti annullata per il maltempo previsto in Valle d’Aosta.

Giro d’Italia, frazione ridotta a Crans Montana

Quella che doveva essere una tappa di 199 chilometri da Borgofranco d’Ivrea a Crans Montana alla fine lo è stata di soli 74. Anziché partire a mezzogiorno da lì per attraversare il passo del Gran San Bernardo, la carovana rosa si è invece trasferita in bus in Svizzera con la tappa partita alle 15 da La Chable.

Ben 125 km tagliati dalla 13^ tappa in seguito alla votazione fatta però giovedì sera del 90 per cento dei corridori, dato il maltempo previsto nella mattinata di venerdì. Previsioni che sono state poi smentite dai fatti, ma il danno ormai era fatto e le uniche salite sono state Croix de Coeur e appunto Crans Montana.

Giro d’Italia, una decisione che non piace

Questo enorme taglio della tappa del Giro d’Italia non è piaciuto affatto, tanto che già in diretta tv i commentatori Rai sono stati molto critici nei confronti di chi ha optato per questa scelta, ovvero i corridori con Mauro Vegni, direttore del Giro. Sul San Bernardo piovigginava e c’erano cinque-sei gradi. Molto chiara l’opinione di Davide Cassani, ex CT della Nazionale Italiana, intervenuto ai microfoni Rai.

Così Cassani: “Non ho trovato nulla di difficile, solo un po’ di pioggia. Niente freddo o situazioni difficili, tutt’altro. Mi sembra che la situazione stia peggiorando. I primi 4 km di discesa sono molto complicati. Poi la strada diventa all’improvviso più larga ma l’asfalto è imperfetto. Nella seconda parte della discesa nulla da segnalare, si arriva a fondovalle e poi c’è il tratto di pianura con vento favorevole“.

Giro d’Italia, la posizione del gruppo

A difendere la scelta ci ha pensato Adam Hansen, presidente dell’Associazione Corridori Professionisti. Così su Twitter: “Le condizioni che stiamo sperimentando in questo Giro sono fra le più complicate mai viste. Da regolamento, con pioggia ghiacciata e temperature estreme si può fare una votazione. Con maggioranza superiore all’80%, tutti devono rispettare la decisione. In questo caso, la maggioranza era del 90%”.

Dopo la tappa ai microfoni Rai ne ha parlato anche Geraint Thomas, rimasto Maglia Rosa: “Volevamo schierarci con la maggioranza, che voleva il taglio della tappa. In molti si sono ammalati o ritirati, abbiamo passato un’altra giornata al freddo”. Poi la frase che poteva anche risparmiarsi per rispetto dei tifosi: “Non ho nulla contro le tappe brevi, anzi credo che rendano le cose in corsa ancora più interessanti”.

Giro d'Italia, tappa di Crans Montana accorciata: scoppia la polemica Fonte: Getty Images

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