Neppure la sosta estiva ha riportato la serenità in Formula 1. Anzi, se possibile lo scenario è peggiorato.
Quanto successo durante il Gp del Belgio, durato appena due giri, disputati dietro la Safety Car, dopo tre ore di rinvii causa pioggia battente, ha infatti scatenato furiose polemiche.
La gara, secondo la maggior parte degli addetti ai lavori, doveva essere cancellata, parere esposto a gran voce anche da Lewis Hamilton che, terzo alle spalle di Max Verstappen e George Russell, ha perso cinque punti nei confronti dell’olandese, visto che è stato deciso di assegnare punteggi dimezzati.
A prendere posizione sul tema è stato anche Bernie Ecclestone.
Intervistato dall’agenzia di stampa PA, l’ex grande capo della Formula 1 ha dichiarato che avrebbe optato per una terza via: né disputa, né cancellazione coatta del Gp, bensì libera scelta a piloti e scuderie.
“Alle 15 avrei detto ai team e ai piloti: ‘sta piovendo, siamo pronti a rimandare di un’ora e a sperare che il tempo cambi. Ma, non importa cosa succede, la gara inizierà alle 16. Poi sta a voi decidere se partecipare o meno’-
Avrebbero potuto fare due, cinque, 50 o nessun giro, ma la decisione avrebbe dovuto essere di ogni singolo pilota. Se volevano correre un rischio per ottenere dei punti, allora dipendeva da loro. Se volevano tenere duro e fare molti più giri, per essere sicuri di vincere la gara, erano liberi di farlo”.
Ecclestone plaude allo sfogo di Hamilton: “Non sono d’accordo con tutto quello che dice Lewis, ma è abbastanza intelligente da capire le cose e in questo caso aveva ovviamente ragione. Si può pensare a qualsiasi altra ragione oltre ai soldi? Non è stata una bella figura per la F1″.