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F1, GP di Monaco: Sainz è una furia, il pilota non cela la rabbia via radio con il muretto Ferrari

Il pilota spagnolo non le manda a dire ai tecnici per la scelta sbagliata del pit stop durante il quale viene superato da Ocon con la sua Alpine

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Il GP di Monaco non è stato semplice in casa Ferrari, con Leclerc che ha chiuso in sesta posizione e Sainz in ottava. Forte tensione si respirava durante la gara. Uno dei momenti cruciali sul circuito di Montecarlo è quello dei pit stop e proprio uno di questi ha scatenato la rabbia del pilota spagnolo.

L’importanza dei pit stop a Montecarlo

Il circuito di Montecarlo mal si addice ai sorpassi in pista. Questo fa sì che per guadagnare posizioni è fondamentale la giusta strategia di chiamata ai box per i pit stop.

È qui che, di fatto, cambiano le posizioni in pista. E sbagliarne uno può compromettere il risultato finale.

Questione di strategie

La Ferrari al GP di Monaco aveva scelto di partire con le gomme hard, così da poter compiere molti giri e ritardare il momento dell’ingresso ai box. Una strategia studiata in base alla macchina di Esteban Ocon con la Alpine che aveva preferito le medie.

Ovviamente, la strategia scelta deve essere flessibile alle condizioni di gara. Così quando Lewis Hamilton rientra ai box della Mercedes, anche la Alpine ferma Ocon. E la Ferrari decide di richiamare Sainz, per evitare che finisca dietro al britannico.

Durante la sosta di Ocon il pilota della Ferrari, che era ancora in pista, ha spinto molto per creare un piccolo vantaggio su di lui. Ed è proprio in questo momento che Sainz viene richiamato dai tecnici al muretto per il cambio gomme: dalle hard è ora di passare alle medium. Al rientro in pista, però, Sainz vede il pilota della Alpine che lo ha superato.

La rabbia di Sainz e la risposta di Adami

Sainz apre allora il team radio e commenta in modo duro con gli ingegneri di pista quanto appena successo. “***! Questo è esattamente ciò di cui ho parlato”. Queste sono le parole da lui pronunciate.

Immediata la risposta di Riccardo Adami, il suo ingegnere di pista. “Hamilton è un secondo indietro – gli fa notare il tecnico – e l’obiettivo era coprire il tecnico”.

Ma Sainz non è dello stesso avviso. “Non mi importa di Hamilton, siamo più veloci” ribatte.

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