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I dirigenti Juve si abbassano lo stipendio: quanto guadagnano oggi

I vertici societari della Juve si riducono lo stipendio: quanto guadagnano oggi, spaventa confronto con il passato. Intanto Giuntoli pensa al mercato

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Pietro De Conciliis

Pietro De Conciliis

Giornalista

Giornalista pubblicista e speaker radiofonico, per Virgilio Sport si occupa di calcio con uno sguardo attento e competente sui campionati di Serie B e Serie C

La rivoluzione green della Juventus, aperta in estate da una campagna trasferimenti oculata e caratterizzata da poche operazioni in entrata, parte dai vertici societari: il Presidente Gianluca Ferrero e l’Amministratore Delegato Maurizio Scanavino, infatti, sono andati incontro ad una riduzione del loro stipendio, parallelamente ai rinnovi firmati in questi giorni da Federico Gatti e Nicolò Fagioli. Scopri qui di seguito quanto guadagnano oggi i dirigenti della Vecchia Signora.

Juventus, Presidente e AD si riducono lo stipendio

Superata a fatica la stagione sportiva 2022-23, segnata in maniera indelebile dal caso plusvalenze e dall’inchiesta Prisma, la Juventus sta cercando di risalire la china seguendo la linea della sostenibilità, evitando spese folli e cercando di tornare gradualmente ai fasti di un tempo. Fondamentale, in tal senso, il lavoro svolto con la Juve Next Gen, che contribuisce alla valorizzazione dei giovani della Cantera bianconera.

A dare un segnale, sotto il profilo economico e strategico, sono stati il Presidente Gianluca Ferrero e l’AD Maurizio Scanavino, autentici amministratori del sodalizio bianconero: stando a quanto emerge dalla relazione appena depositata dalla Juve, negli scorsi mesi si è deciso di ridurre i compensi destinati ai vertici societari, tagliando gran parte dei bonus e facendo respirare le casse del club, complice l’assenza della figura del Vicepresidente, prima rappresentata da Pavel Nedved.

“Perseguire la sostenibilità economica e finanziaria”, così Laura Cappiello nella nota diretta agli azionisti, in qualità di presidente del comitato per le nomine e la remunerazione. Il tutto, chiaramente, senza perdere di vista la competitività sportiva.

Quanto guadagnano i dirigenti della Juve oggi

Nella passata stagione, essendo entrati in carica lo scorso 18 gennaio, Ferrero e Scanavino hanno percepito rispettivamente 180mila e 360mila euro. Un netto taglio con il passato, considerando che Andrea Agnelli guadagnava fino a 700mila euro, quasi il doppio di quanto corrisposto a Pavel Nedved, arrivato a toccare quota 467mila euro. L’AD Maurizio Arrivabene, all’epoca, superò persino il milione di euro, vestendo i panni di punto di riferimento della società.

Oggi, invece, il numero uno della Juve percepisce 400mila euro lordi, mentre all’Amministratore Delegato viene corrisposta una cifra pari a 800mila euro. Ad ambo le figure, inoltre, spetta un “bonus” di 40mila euro, in quanto membri del Consiglio d’Amministrazione della Vecchia Signora.

Particolare il dato dell’annata 2020-21, peraltro condizionata dall’epidemia da Covid-19: il Football Director Fabio Paratici, erede di Beppe Marotta e responsabile delle mosse sul mercato dei bianconeri, arrivò a guadagnare 2,6 milioni di euro, il triplo rispetto al collega Federico Cherubini, fermo a 750mila euro.

Juve, caccia al centrocampista: De Paul e Samardzic nel mirino

Massimiliano Allegri, dopo aver perso Paul Pogba e Nicolò Fagioli, vuole intanto un centrocampista in grado di garantire qualità e quantità. Oltre ad un giovane di prospettiva, che potrebbe arrivare dalla Ligue 1, il trainer bianconero ha chiesto un calciatore che conosca già il calcio italiano e possa incidere sin da subito nello scacchiere della Juve.

I primi nomi sul taccuino di Cristiano Giuntoli sembrano essere quelli di Rodrigo De Paul e Lazar Samardzic, rispettivamente tesserati con Atletico Madrid e Udinese. Il primo è un vecchio pallino dell’ex DS del Napoli, che in passato ha provato a portarlo all’ombra del Vesuvio, mentre l’attuale fantasista dei friulani rappresenta il prototipo ideale per squadra e progetto tecnico.

Classe 2002, originario di Berlino, Samardzic è una mezzala con caratteristiche spiccatamente offensive, seguita con grande attenzione da mezza Europa. In estate, è sfumato clamorosamente il passaggio all’Inter di Simone Inzaghi, ecco perché a gennaio potrebbe essere una ghiotta occasione per la compagine di Torino. De Paul, invece, sta trovando poco spazio alla corte del Cholo Simeone e non è escluso possa cambiare aria nei prossimi mesi.

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