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Ibra-Inter, Dzeko-Milan: è il derby dei trascinatori "al contrario"

Zlatan si è sempre professato dell'Inter. Edin da bambino tifava per il Milan. Domenica a San Siro si sfideranno nel derby a parti invertite.

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La stagione di un tifoso di qualsiasi squadra di calcio va di norma da agosto a giugno. In questo particolare calendario ridotto e alternativo, spiccano sempre due date segnate con un circoletto rosso sull’agenda. Sono le due settimane che portano ai derby.

Domenica alle 20:45 a San Siro si affrontano Milan e Inter, tornate ai vertici del calcio italiano dopo un lungo periodo che ha regalato a entrambe le squadre ben poche soddisfazioni. La storia ora è cambiata: il Milan è in vetta al campionato e punta a tornare a vincere la Serie A dieci anni dopo l’ultima volta. Titolo che detiene proprio l’Inter, squadra in grado di interrompere il dominio della Juve sul tricolore nel 2021.

Un derby che non mette contro solamente le due anime calcistiche di Milano, ma anche Zlatan Ibrahimovic e Edin Dzeko. Campioni senza età: 40 anni il primo, 35 il secondo, ma ancora in grado di fare le fortune delle rispettive compagini partita dopo partita.

Il numero 9 interista ha già messo a segno otto gol in quindici apparizioni. Un rendimento che sta facendo dimenticare, o quanto meno passare sotto silenzio, la cessione di Romelu Lukaku.

Zlatan invece, seppur fermato da diversi problemi fisici, trasforma letteralmente le prestazioni del Milan. Lo ha dimostrato contro la Roma, spaccando la partita con una punizione da urlo e guadagnando un calcio di rigore.

I due attaccanti, per un curioso scherzo del destino, hanno spesso rappresentato fazioni opposte nel corso della loro carriera. Se Dzeko ha legato le sue fortune in Premier League con la maglia del Manchester City, Ibra ha vinto con quella dello United, anche se i due non si sono mai affrontati nel derby mancuniano.

Ibra è tornato a Milano sponda rossonera nel gennaio 2020, dopo una lunga peregrinazione che lo ha portato dal PSG ai Los Angeles Galaxy passando appunto per la Greater Manchester. Dzeko invece dopo tanti anni trascorsi alla Roma, l’estate scorsa ha accettato l’offerta biennale dell’Inter.

Oggi si ritrovano di fronte uno contro l’altro, indossando le maglie della squadre opposte rispetto a quelle per le quali facevano il tifo da bambini ma condividendo la stessa ambizione: vincere. E non solo la stracittadina.

Pur avendo detto per due volte sì all’offerta del Milan nel corso della sua carriera, in passato Ibrahimovic non ha mai nascosto la sua fede per l’Inter, con la quale ha giocato e vinto tanto tra il 2006 e il 2009. A rivelarlo è stato lo stesso attaccante svedese nel momento in cui è passato sulla sponda nerazzurra di Milano dopo il biennio trascorso con la Juventus.

“Tifavo Inter sin da bambino. Un giorno guardavo il campionato italiano in tv con Flygare ed un altro amico, decidemmo di scommettere qualche moneta a testa su una squadra: io scelsi l’Inter, gli altri Juve e Milan”.

Di tutt’altra fede calcistica era invece da piccolo Edin Dzeko. Nato a Sarajevo in un periodo storicamente molto difficile per la Bosnia, il piccolo Edin cresce come uomo e come calciatore con negli occhi il mito e i campioni della Serie A, che negli anni Novanta e i primi Duemila era probabilmente il campionato più allettante d’Europa.

“Quando giocavo con la maglia dello Zeljeznicar il mio sogno era quello di giocare nel Milan. Dopo aver vinto il titolo con il Wolfsburg sono stato molto vicino al Milan, ma la squadra tedesca non mi ha voluto lasciare andare”.

A differenza di Ibra, a Edin non è ancora riuscito di coronare il sogno di indossare la maglia del Milan, limitandosi ad andarci molto vicino. Il calcio però conosce ragioni che la ragione non conosce, dunque mai escludere un futuro rossonero per il bosniaco, anche se il tempo stringe.

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