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Ibrahimovic jr, dopo Maldini un'altra dinastia: "Voglio diventare il migliore, mamma più importante di papà"

Maximilian Ibrahimovic si racconta in un lunga intervista: "Fino agli 11 anni odiavo il calcio per i continui paragoni con mio padre"

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Dalla dinastia Maldini a quella Ibrahimovic. Di padre in figlio: a Milanello funziona così. Se Daniel Maldini, però, non è riuscito a imporsi in prima squadra come papà Paolo, spera di farlo al più presto il 18enne figlio di Ibra, Maximilian, che sta incantando con la formazione Primavera. Il classe 2006 si è raccontato in una lunga intervista al quotidiano svedese Sportbladet.

Milan, Ibrahimovic jr ha le idee chiare come il papà

A 18 anni la sua carriera è ancora tutta da scrivere. Ma, come papà Zlatan, dimostra di avere le idee molto chiare su ciò che vuole diventare. Del resto, buon sangue non mente. “Punto in alto: voglio vincere e diventare uno dei giocatori più forti”.

Sarà il campo a giudicare, intanto Maximilian sta già dimostrato tutto il suo talento al servizio della squadra della Primavera rossonera, con tanto di gol nel derby e conseguente bacio della maglia. “Sì, perché per me conta solo il Milan. Giocare per questa squadra è speciale, è uno dei più grandi club di tutti i tempi”.

Chi è il vero numero uno della famiglia Ibrahimovic

Ibra senior lo conosciamo tutti, anche nelle nuove vesti di dirigente. E non è stato facile tanto per Maximilian quanto per il fratello più piccolo Vincent, anche lui aspirante calciatore, reggere il peso del confronto, che inevitabilmente si ripropone per i figli d’arte.

Ma in famiglia il vero numero, anzi, la numero uno è mamma Helene. “Mio padre mi ha dato sempre buoni consigli, ma mia madre è speciale, senza di lei la famiglia non esisterebbe. Per me è la migliore”.

Talento giramondo, la confessione sul calcio e gli idoli

Pensate: prima di approdare al Milan Maximilian Ibrahimovic ha già giocato nelle giovanili di PSG, Manchester United, Los Angeles Galaxy e in Svezia con l’Hammarby. Ora punta al top, ma all’inizio il calcio proprio non gli piaceva.

Fino agli 11 anni lo odiavo, credevo fosse peggior cosa al mondo perché venivo sempre paragonato a mio papà. Poi all’improvviso è scattato un clic nella mia testa ed è cambiato tutto”. I suoi idoli sono Neymar, Ronaldinho e Leao, con cui ha avuto già la possibilità di allenarsi in prima squadra. “Se voglio diventare come Rafa? Voglio essere me stesso, ma quando le vedo resto senza parole, è speciale”.

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