Mai il tennis italiano aveva vissuto una stagione incredibile come quella appena conclusa del 2024. Merito del dominante Jannik Sinner, che ha raccolto titoli su titoli e record su record, della piacevolissima sorpresa Jasmine Paolini, dei doppi che sono tornati a splendere e a tutti gli altri protagonisti che hanno contribuito a rendere quest’anno indimenticabile per il nostro movimento.
- Il protagonista: Jannik Sinner
- I titoli nel circuito maschile
- L’exploit di Paolini
- I successi nel doppio
- I trionfi a squadre
Il protagonista: Jannik Sinner
Il protagonista indiscusso dell’incredibile 2024 del tennis italiano è senza dubbio Jannik Sinner, leader del movimento azzurro e primo giocatore del Bel Paese a conquistare la vetta del ranking in singolare. Vetta del ranking conseguita grazie a un’incredibile continuità di rendimento (solo 6 sconfitte a fronte di ben 73 vittorie) e a una serie di successi che rimarranno nella storia del nostro tennis, come il primo titolo slam vinto all’Australian Open (primo titolo assoluto di azzurro in singolare in questo torneo) e il secondo stagionale conquistato allo US Open (primo uomo italiano a riuscirci).
Ma anche le Nitto ATP Finals vinte davanti al proprio pubblico a Torino da dominatore assoluto senza concedere nemmeno un set agli avversari. E senza dimenticare gli altri cinque titoli, di cui tre Masters 1000 (Miami, Cincinnati e Shanghai) e due ATP 500 (Rotterdam e Halle). Il tutto dimostrando una superiorità su tutti gli avversari – escluso Carlos Alcaraz – a tratti disarmante e confermata dalle 18 vittorie stagionali contro giocatori classificati tra i primi 10 al mondo.
I titoli nel circuito maschile
Ma Sinner non è stata certamente l’unica nota lieta azzurra nel circuito singolare maschile. A quello conquistato da Jannik vanno aggiunti anche il primo assoluto nel circuito maggiore di Luciano Darderi, vinto a Cordoba, quello di Lorenzo Sonego conquistato a Winston Salem e i tre di Matteo Berrettini (suo record personale per una stagione), che al rientro dopo i tanti infortuni ha trionfato a Marrakech, Gstaad e Kitzbuhel. Oltre ai titoli ATP va aggiunta anche l’incredibile medaglia di bronzo conquistata ai Giochi Olimpici di Parigi da Lorenzo Musetti, prima medaglia azzurra alle Olimpiadi in singolare da quella di Umberto de Morpurgo vinta cento anni fa.
L’exploit di Paolini
Le soddisfazioni per il tennis italiano nel 2024 non si sono certo limitate al circuito maschile. Indimenticabile la stagione di Jasmine Paolini, protagonista di un atteso exploit che l’ha portata a conquistare il terzo titolo WTA 1000 nella storia azzurra a Dubai dopo quelli vinti da Flavia Penneta e Camila Giorgi e raggiungere le finali slam al Roland Garros e Wimbledon, dove il titolo le è sfuggito per un soffio.
I successi nel doppio
Il 2024 è stato un grandissimo anno anche per i doppi azzurri, che sono tornati a splendere dopo i successi degli anni 2010. Protagonisti nel circuito maschile Simone Bolelli e Andrea Vavassori, capaci di raggiungere due finali slam consecutive all’Australian Open e al Roland Garros e vincitori di altri tre titoli. Ancora meglio hanno fatto nel circuito femminile Sara Errani e Jasmine Paolini, che hanno conquistato quattro titoli, tra cui gli Internazionali d’Italia e un altro WTA 1000 a Pechino, oltre alla prima storica medaglia d’oro alle Olimpiadi per l’Italia, il tutto senza dimenticare la finale persa al Roland Garros. Ultimo, ma di certo non meno importante, il trionfo slam allo US Open di Errani e Vavassori nel doppio misto.
I trionfi a squadre
A confermare la strapotenza italiana nel tennis mondiale in questo 2024 sono arrivati anche i due successi di squadra in rapida successione a Malaga. Le prime a vincere sono state le ragazze capitanate da Tathiana Garbin in Billie Jean King Cup, trionfo che porta la firma di Paolini, Errani, Lucia Bronzetti, Martina Trevisan ed Elisabetta Cocciaretta. Pochi giorni dopo è arrivato anche quello dei ragazzi (Sinner, Berrettini, Musetti, Bolelli e Vavassori) di Filippo Volandri, che hanno bissato il titolo del 2023 in Coppa Davis.