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Il calcio italiano guarda a Oriente: spunta la nuova Supercoppa

Il Governo ha ignorato le richieste di aiuti provenienti da Figc e Lega, così i vertici del pallone tricolore strizzano l'occhio alla ricca e rivoluzionaria proposta proveniente dall'Arabia Saudita.

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Un miliardo e duecento milioni di euro di perdita. Questo il “conto” presentato dalla pandemia di Coronavirus al calcio italiano. Lo sport più popolare d’Italia è stato tra quelli più colpiti dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria, tra costi aggiuntivi e soprattutto botteghini chiusi per tanto, troppo tempo.

I benefici delle progressive riaperture, ora al 75% ma con la quasi certezza, se i dati sui contagi continueranno ad essere così confortanti, di arrivare presto al 100% della capienza, si potranno ovviamente vedere solo nei prossimi mesi, ma all’interno di Figc e Lega c’è preoccupazione e delusione dopo la decisione del Governo di non includere nel decreto fiscale approvato venerdì sera il pacchetto di aiuti che era stato invocato dai vertici del calcio italiano.

Preoccupazione, ma anche stupore, perché le richieste non riguardavano ristori, bensì “semplici” manovre fiscali. Nulla da fare, così ai piani alti del pallone tricolore non resta che guardarsi intorno per individuare nuove fonti di introito che possano permettere alla “macchina calcio” di ripartire con fiducia.

Una delle soluzioni potrebbe arrivare dalla mano tesa dall’Arabia Saudita per l’organizzazione della Supercoppa Italiana.

In base al contratto sottoscrtito nel 2017, che prevedeva la disputa sul suolo saudita di tre edizioni su cinque fino al 2022, dalle parti di Riyad si punta infatti ad ospitare in inverno Inter e Juventus, che saranno le protagoniste della finale dell’edizione 2021.

I 3,5 milioni di euro sul piatto, con spese interamente pagate ad entrambi i club, stuzzicano non poco tanto la Lega quanto le due società, sebbene i rapporti tra Italia e Arabia Saudita sul piano calcistico si siano raffreddati a causa delle tensioni tra i sauditi e l’emittente qatariota BeInSports, con conseguente blocco della vendita dei diritti tv della Serie A nelll’area mediorientale.

La data sarebbe quella del 22 dicembre, che finora non scalda né Inter, né Juventus, che in quel periodo saranno reduci dalla fine della fase a gironi di Champions League e dalle ultime partite dell’anno solare in campionato.

In Arabia, però, sono pronti a rilanciare la sfida attraverso una proposta quasi irrinunciabile, ovvero una nuova offerta da 200 milioni di euro per far disputare la Supercoppa ancora in Arabia Saudita per i prossimi sei anni comprensiva di una proposta che riguarda un possibile e profondo stravolgimento della formula della competizione che segua il modello per cui ha optato il calcio spagnolo nel 2021, ovvero una Final Four.

Una prospettiva allettante che permetterebbe di aumentare la visibilità del calcio italiano in Medioriente, con tutti i befnefici del caso nell’ottica della cessione dei diritti tv.

Non sarebbe tuttavia facile trovare finestre in un calendario già così fitto per una competizione allargata, ma club e piani alti ci pensano seriamente…

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