Il direttore tecnico dell’atletica italiana, Antonio La Torre, in una lunga intervista concessa a “Il Giorno” ha parlato del momento di Marcell Jacobs e non solo.
- Antonio La Torre spazza via le voci della crisi di Jacobs
- Le condizioni del campione olimpico
- Il momento dell'atletica italiana
Antonio La Torre spazza via le voci della crisi di Jacobs
Il D.T dell’atletica italiana, Antonio La Torre ha parlato di Marcell Jacobs e del suo momento non particolarmente felice.
“Jacobs ha il motore di una Ferrari da tutelare, con una cura particolare – e poi – stiamo parlando di un fuoriclasse che deve avere il massimo dell’attenzione per il fisico, per la risposta dei muscoli alle sollecitazioni”. Quando gli si chiede se tornerà al top, così, non ha dubbi e senza esitazioni risponde con un «certamente».
Le condizioni del campione olimpico
L’azzurro nelle ultime ore, attraverso Instagram ha dato un breve aggiornamento.
“Ho fatto delle terapie che sono state abbastanza dolorose per poter recuperare il prima possibile – prosegue Jacobs – Tutto procede nella maniera migliore, stiamo lavorando bene e non vedo l’ora di tornare in pista e gareggiare in vista del Mondiale. Presto torneremo a divertirci insieme“.
L’azzurro è fermo ai box per l’ennesimo problema fisico. Ha fatto solo una uscita all’aperto a Parigi con un deludente settimo posto e poi è stato costretto a saltare gli Europei a squadre.
Il momento dell’atletica italiana
Poi, La Torre si sofferma sul bel momento di crescita degli azzurri, reduci dalla vittoria in Coppa del Mondo in Polonia, la prima della storia.
“Un mito come Pietro Mennea – dice sarebbe orgoglioso di noi. Mi è anche venuto in mente Marcello Fiasconaro, che nel 1973 stabilì il record mondiale sugli 800 metri. Io quella sera ero all’Arena di Milano e quel 1.43.71 è ancora il primato italiano…”. E poi: “Quello che abbiamo raccolto e stiamo raccogliendo è il frutto di un lavoro che viene da lontano. Penso ai nostri istruttori, alle nostre società di base, agli allenatori, ai sacrifici di ragazze e ragazzi…”.