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Il tridente non convince: Insigne e Berardi spenti, Chiesa scalpita

Nella sfida con l'Austria, non ha convinto il tridente offensivo azzurro: positivo l'ingresso dello juventino, che ora si candida a tornare titolare.

27-06-2021 10:05

Il tridente non convince: Insigne e Berardi spenti, Chiesa scalpita Fonte: Goal

Una vittoria di carattere e di sofferenza, più che di gioco. Può essere definito così il 2-1 con cui l’ Italia  ha regolato l’ Austria negli ottavi di finale di Euro 2020. Una partita che ha evidenziato il grande cuore dei ragazzi di Roberto Mancini, ma anche una non eccelsa efficacia offensiva.

Un giocatore che ha reso al di sotto delle proprie possibilità è certamente Lorenzo Insigne , leader tecnico e regista offensivo della Nazionale. Dopo una fase a gironi con fiocchi, nel match contro gli austriaci l’attaccante del Napoli ha faticato ad entrare nel gioco. Si fa infatti fatica a ricordare sia delle conclusioni pericolose verso la porta che delle aperture illuminanti per i compagni che portano la sua firma.

Stesso discorso per Domenico Berardi , che nelle precedenti esibizioni aveva presidiato al meglio il settore destro dell’attacco. Da due suoi suggerimenti, infatti, erano arrivati l’autogoal di Demiral contro la Turchia e la rete dell’1-0 di Locatelli contro la Svizzera. Contro l’Austria, invece, ha dato l’impressione di compiere spesso la scelta sbagliata nel momento cui doveva decidere se provare a tirare oppure servire un compagno.

Del tridente azzurro il più pericoloso è stato Ciro Immobile , con quel bolide da fuori area che ha scheggiato il palo alla destra di Bachmann. Purtroppo un episodio isolato, in una partita in cui il centravanti della Lazio si è mosso molto come al solito ma senza creare eccessivi problemi alla retroguardia avversaria.

Con un’Italia così ‘spuntata’ servivano forze fresche e hanno assunto le sembianze di Federico Chiesa . L’esterno offensivo della Juventus, entrato al minuto 84 al posto di Berardi, ha sbloccato il match nei supplementari con un sinistro imprendibile dopo essersi liberato alla grande del suo marcatore. 

Si tratta di una segnatura importante a livello di squadra ma anche personale, perché può fare la differenza nelle gerarchie azzurre. Titolare a più riprese nell’era Mancini, ad inizio Europeo Chiesa ha lasciato il posto a Berardi fungendo da alternativa che entra gara in corso. Un compito che l’ex viola ha svolto al meglio, soprattutto con l’impatto devastante sul match contro l’Austria.

Starà a Mancini a questo punto valutare il da farsi, continuando con il tridente proposto con maggiore continuità nelle prime 4 gare della rassegna continentale oppure cambiando qualche interprete. Un’opzione che potrebbe sia consentire ai titolari di tirare il fiato che sorprendere gli avversari con nuove varianti tattiche.

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