Mattia Furlani azzurro di punta del salto in lungo ha conquistato, a Palermo, un’altra vittoria importante questa volta ai campionati societari e sempre con un balzo superiore agli otto metri.
- Furlani non si ferma più, vittoria ai societari
- La missione di Furlani
- I risultati dell'azzurro nelle ultime settimane
Furlani non si ferma più, vittoria ai societari
Matti Furlani sta vivendo un momento d’oro a livello di vittorie e risultati. L’azzurro si è preso la scena ai societari nella finale Oro che si è svolta questa mattina a Palermo. Con la maglia della Studentesca Milardi ha conquistato il tutolo con il primo salto da 8.05 fatto alle 9.30 della mattina, on vento regolare di +0.6. Per lui unico salto valido che prosegue con quattro nulli e il primo posto davanti ad Antonino Trio (Athletic Club 96 Alperia, 7,83/+1.3).
La missione di Furlani
Mattia Furlani si gode cos’ l’ennesimo successo e a fine gara ai microfoni Fidal, spiega: “È stata una gara ottima è importante fare risultato di mattina, quello che servirà nei turni di qualificazione degli eventi internazionali. Bella pedana, pubblico accogliente, mi è piaciuto tutto. Ho fatto selfie con tanti giovanissimi qui a Palermo: se solo un bambino viene a fare atletica perché ha visto saltare Mattia Furlani il mio compito è finito. Voglio far avvicinare quanti più giovani possibili allo sport e sono veramente contento che mi prendano da esempio“. Un esempio, quindi per tutto il movimento, a suon di vittorie.
I risultati dell’azzurro nelle ultime settimane
Mattia Furlani ha iniziato la stagione all’aperto al meglio. Prima, qualche settimana fa al Meeting di Savona l‘8.44 non convalidato per una bava di vento di troppo. Poi domenica scorsa, nella gara di Hengelo il record italiano U20 con la misura di 8.24. Grazie a questo risultato il saltatore che si allena a Rieti con mamma Khaty Seck e papà Marcello diventa anche il quarto europeo U20 di tutti i tempi. Prima di lui l’8,35 del russo Sergey Morgunov, l’8,30 del greco Miltiadis Tentoglou e l’8,27 dello spagnolo Eusebio Caceres, al pari dell’8,24 del russo Vladimir Ochkan.