Doveva essere una festa, s’è già trasformata in un caso. Giovedì 29 luglio alle 19 il Comune di Napoli ha previsto una cerimonia ufficiale per l’intitolazione dello stadio a Diego Armando Maradona, con tanto di installazione di un’opera, una statua in bronzo, donata dall’artista Mimmo Sepe e dedicata all’ex Pibe de Oro, da sistemare all’esterno dell’impianto. Gli avvisi sono già partiti, la cittadinanza è già stata informata. Peccato che da Palazzo San Giacomo, sede del Comune, a quanto pare si siano dimenticati di avvisare il Napoli.
Inaugurazione stadio, la risposta gelida di De Laurentiis
Il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis ha risposto in modo caustico a una domanda sulla cerimonia, molto sentita in città: “Quel giorno saremo in volo per la Germania“. Il 31 luglio, infatti, il Napoli giocherà un’amichevole di prestigio all’Allianz Arena contro il Bayern Monaco e per questo motivo squadra, tecnici e dirigenti non potranno presenziare all’importante appuntamento. Che, a quanto pare, è stato deciso unilateralmente dal Comune, nonostante – come ricorda la Gazzetta dello Sport – esista una convenzione con il Napoli che è concessionario e dunque affittuario. Lo stesso De Laurentiis si è attivato da tempo per la realizzazione di un’altra statua di Diego da posizionare all’interno dello stadio.
Stadio Napoli, da San Paolo a Maradona
Lo stadio di Fuorigrotta, che dal 1959 a fine 2020 è stato intitolato in onore di San Paolo, cambierà comunque ufficialmente denominazione, anche se di fatto è già lo “stadio Maradona” dal dicembre dell’anno scorso, pochi giorni dopo la prematura scomparsa dell’indimenticato asso argentino. Sull’onda emotiva per l’improvvisa morte del grande campione, infatti, l’amministrazione comunale della città partenopea approvò a tempo di record il cambio di intitolazione, scatenando anche qualche polemica con le autorità ecclesiastiche, che avrebbero voluto l’affiancamento e non la sostituzione del nome di Maradona a quello di San Paolo.
Caso stadio Maradona, tifosi indignati
Sui social l’ennesima querelle tra la giunta del sindaco De Magistris e il presidente partenopeo De Laurentiis scatena amarezza. “L’uno più dell’altro, l’unica cosa che pensano è come farsi una effimera pubblicità”, lamenta un tifoso deluso. “Che controsenso, nel 2017 il presidente lasciò fuori lo stadio quei campioni che 30 anni prima ci diedero una gioia immensa, lo scudetto: ora è offeso perché non è stato avvisato?”, ricorda un fan. “Che c’entra De Laurentiis col ‘vecchio’ Napoli? Si faccia la festa senza di lui”, tuona un altro supporter. Ma c’è chi si schiera col patron: “Fare una cerimonia del genere senza il Napoli è come celebrare un matrimonio senza gli sposi”. E ancora: “Tutta propaganda elettorale, quanta fretta per questa cerimonia-passerella”. Oppure: “Ma dell’assenza dei tifosi non ne parla nessuno?”.