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Inchiesta Juve, tutti gli scenari per il caso-stipendi: da maximulta a penalizzazione

Cosa rischia la Juventus per il caso-stipendi? Club bianconero verso un nuovo deferimento dopo quello legato all'inchiesta sulle plusvalenze. Rischio maximulta oppure pesante penalizzazione.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Nuove grane in arrivo per la Juventus. Si attendono le notifiche di chiusura indagini della procura Figc per il caso-stipendi, la doppia manovra attuata dal club nel 2020 e nel 2021 finita al vaglio degli inquirenti dell’inchiesta Prisma, che poi hanno passato le carte al procuratore Chiné. Quasi certi i nuovi deferimenti del club bianconero e dei dirigenti dimissionari – o dimissionati – del Cda. Ma cosa rischia la Juve?

Juve, la doppia manovra stipendi del 2020 e del 2021

Nel 2020, all’inizio della pandemia Covid, Juventus e calciatori raggiunsero un accordo, sancito da una stretta di mano tra Agnelli e Chiellini: i componenti della prima squadra avrebbero rinunciato a quattro stipendi. In realtà secondo l’accusa si sarebbe trattato, come dimostrato dalle chat WhatsApp e dalle deposizioni di alcuni calciatori come De Ligt o De Sciglio, di una rinuncia pro forma, utile soltanto ad aggiustare i bilanci della società. Quei soldi infatti, o almeno gran parte delle cifre in ballo, sarebbero state corrisposte successivamente, in base a scritture private non depositate in Lega, ma presso gli studi di alcuni avvocati. Manovra ripetuta anche nel 2021, più o meno con le stesse modalità, nonostante il campionato quell’anno non si fosse neppure fermato.

Caso-stipendi, le violazioni contestate alla Juventus

Non aver comunicato alle istituzioni sportive i due “accordi”, aver predisposto modalità alternative dei pagamenti al di fuori dei bilanci, aver sfruttato la situazione per correggere i bilanci stessi rientrando per il rotto della cuffia nei parametri Figc e Uefa: queste le maggiori violazioni contestate al club bianconero. Poi ci sono le “circostanze aggravanti” e il “concorso di circostanze” (articoli 14 e 15 della giustizia sportiva): aver approfittato di particolari situazioni extra sportive (la pandemia Covid) e aver commesso fatto illecito in associazione con tre o più persone finalizzata a tale commissione (i tesserati bianconeri coinvolti in due stagioni sarebbero più di tre: una quarantina).

Cosa rischia la Juventus: multa o penalizzazione

Dovesse essere deferita e costretta a un nuovo processo, a cosa andrebbe incontro la Juventus? Gli scenari sono molteplici. La Gazzetta dello Sport getta acqua sul fuoco: in caso di conferma del -15 per il caso plusvalenze da parte del Collegio di Garanzia del Coni, infatti, per la rosea sarebbe difficile ipotizzare una mano pesante dei giudici Figc anche sul fronte stipendi. La Juventus se la “caverebbe” con una multa, che sarebbe comunque molto ingente: da una a tre volte la cifra contestata.

Nel primo caso si tratterebbe di 80 milioni, nel secondo addirittura di 240. Per il Corriere dello Sport, alla multa dovrebbero associarsi comunque dei punti di penalizzazione. Quanti? Tanti. Si parla di 30-40 punti, uno per ogni tesserato coinvolto, al netto delle possibili aggravanti. Con una possibilità da non escludere: il patteggiamento. La Juve limiterebbe – e non di poco – i danni, anche se sarebbe un’ammissione di colpevolezza e il club bianconero si è sempre professato innocente.

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